Risotto autunnale con zucca di Hokkaido e castagne

Se cercate nel mio blog vi accorgerete che non ci sono ricette che tra gli ingredienti contemplino le castagne: questa è la prima e… forse l’unica! La ragione? Qualcuno potrebbe pensare che le castagne non mi piacciono: niente di più falso! Io le A D O R O: è l’alimento che più mi piace in assoluto e che apprezzo al meglio in purezza, semplicemente arrostite. Dalle mie parti si chiamano ballotte o caldarroste e vi assicuro che quando le vedo in tavola riesco a mangiarne una quantità che spaventerebbe chiunque! Neanche Dukan è riuscito a tenermi lontana da questo alimento: poi ne ho pagate le conseguenze dovendo restringere la mia dieta a pochi alimenti per tre giorni, però non ho resistito!

Quindi ora capirete perchè non riesco a fare in modo di sacrificarle per altre ricette! Una volta addirittura, ho litigato con mio marito perchè me ne aveva “rubate” una certa quantità per farle sotto spirito: a me, che me le ero sbucciate con tanto amore per degustarmele con calma!

Come tutti gli anni mio padre (grande amante dei boschi), armato del suo secchiello, parte per il suo solito castagneto e non torna finchè non lo ha riempito di questi frutti prelibati e, ahimè, costosissimi.

Questa volta, per provare questa ricetta, ho dovuto far ricorso a tutta la mia forza di volontà e, credetemi, mentre le sbucciavo è stata davvero dura resistere e non portarmele alla bocca.

Fatta questa dovuta introduzione vi volevo anche parlare di questo particolare tipo di zucca, che è la prima volta che cucino.

Ancora una volta ero reduce dalla mia visita al negozio di prodotti biologici e la signora mi ha tentato con questo ortaggio. Sono andata a documentarmi un po’ ed ho scoperto che si utilizza nè più nè meno nelle stesse ricette della zucca tradizionale, l’unica diversità è che di questa zucca si cucina anche la buccia perchè non è molto coriacea e una volta cotta rimane molto morbida.

Questa zucca, detta anche Potimarron, ha una polpa un po’ più dolce rispetto alla classica ed ecco perchè si sposa bene con le castagne. A dispetto del nome, viene coltivata tranquillamente anche in Italia e, se volete, potrete farlo anche nel vostro orticello acquistando i semi che si chiamano Uchiki Kuri.

Le dimensioni sono piuttosto piccole (il peso si aggira tra gli 800 g e il chilo e 300 g) e quindi si prestano facilmente al consumo.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 g di riso carnaroli
  • mezza zucca di Hokkaido
  • 200 g di castagne
  • 1 scalogno
  • olio EVO Dante
  • rosmarino
  • brodo vegetale
  • sale
  • mezzo bicchiere di vino bianco (facoltativo)

Procedimento:

Preparare il brodo vegetale con una carota, una cipolla e il sedano.

Lavare la zucca e pulirla da eventuali imperfezioni. Tagliarla a metà, togliere i semi e i filamenti e ridurre una metà in piccoli pezzetti.

In una pentola mettere lo scalogno tritato con l’olio EVO e gli aghi di rosmarino tritati. Accendere il fuoco e far stufare lo scalogno, quindi aggiungere la zucca. Farla insaporire bene quindi aggiungere un po’ di brodo fintanto che si sarà un po’ ammorbidita. Prelevarne una buona metà insieme ad un po’ di liquido di cottura e frullarla con un frullatore ad immersione.

Nella pentola con la zucca rimasta versarvi il riso, farlo insaporire e tostare leggermente. Se preferite sfumate con il vino bianco quindi aggiungere il brodo e portare il riso a cottura salando.

Nel frattempo incidete le castagne e cuocetele nell’apposita padella forata. Sbucciatele e tritatele grossolanamente con un coltello.

Pochi minuti prima di spegnere il risotto, versatevi sopra la cremina ottenuta frullando una parte della zucca.

Impiattare il riso, cospargerlo con le castagne tritate e decorate con un rametto di rosmarino e un filo di olio EVO.

Con questa ricetta partecipo al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli:

 

E al contest di Tuttofadado:

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