Cena trentina (e un po’ bavarese) per ricordare le vacanze!

Capita a tutti di visitare dei luoghi e, tornando a casa, sentire la mancanza dei luoghi visitati, dei paesaggi che ci hanno emozionato, delle caratteristiche di ogni posto, ma soprattutto degli odori e dei sapori del cibo che abbiamo assaggiato. Per me è sempre così, motivo per cui i miei regali, tornando da un viaggio, sono sempre e soltanto di tipo culinario e non manco mai di comprare attrezzi e materiale primo nel posto, onde evitare di arrabattarmi al ritorno per cercare di reperire il necessario!!!

Quest’anno la vacanza è stata breve ma si sa, quando si va in montagna, ahimè, l’appetito aumenta e infatti buona parte di essa l’abbiamo trascorsa bivaccando tra una malga e un rifugio, mangiando e bevendo, ma, a onor del vero, anche smaltendo con delle belle camminate.

Ormai è trascorso un mese, quindi perchè non fare una “cena della rimembranza” con gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura?



E così questo è stato il menù:

  • tagliere di speck (tagliato moooolto mooolto sottile), formaggio (niente Puzzone di Moena perchè troppo forte per noi), cetriolini, Kren di rafano. Il tutto accompagnato con delle bollicine di Mionetto trentino;
  • Proseguendo con un buonissimo Gewurztraminer che accompagnava Spatzle con speck e erba cipollina;
  • Brezel (ricetta copiata spudoratamente dalla mia amica foodblogger di Alterkitchen );
  • l’immancabile strudel di mele.

Per quanto riguarda le ricette, cominciamo con gli Spatzle, di cui purtroppo ho dimenticato di fare le fotografie!!!

SPATZLE

La ricetta per la verità è molto semplice perchè basta impastare 3 uova con 250 g di farina, un po’ di sale e circa 100 g di acqua e poi lasciar riposare un paio d’ore. Il difficile viene dopo se non si possiede l’apposita grattugia (che consiste in una base forata su cui scorre una scatolina dove viene messo l’impasto). Molti, in sostituzione usano un semplice schiaccia patate, ma secondo me diventa molto più complicato. Comunque sia, quando la pentola dell’acqua giunge a bollore si sala e si appoggia sul bordo tale grattugia (o lo schiacciapatate appunto), si fa colare l’impasto (che deve essere di una giusta consistenza) nella scatolina e si grattugia (ammetto che questo è un lavoro che viene meglio se fatto in compagnia!). Tempo pochissimi minuti gli Spatzle verranno a galla e saranno pronti per essere scolati. La quantità che ho indicato io è per quattro persone: vi sembreranno pochini, ma in effetti una quantità maggiore risulterebbe troppo pesante.

I condimenti migliori per questo tipo di primo piatto sono sicuramente i più semplici. Io ho optato per speck e panna. In pratica ho fatto sciogliere una noce di burro in una padella, ci ho fatto rosolare (POCO) lo speck tagliato a striscioline e quindi ho aggiunto la crema di latte e l’erba cipollina tritata al coltello. Se lo si desidera si può aggiungere un velo di parmigiano grattugiato.

Per i BREZEL (l’unica parte bavarese della cena) aggiungo solo le foto delle mie creaturine, mentre per la ricetta vi rimando al Blog di Giulia Alterkitchen.


 

 

 

 

 

Ed ora veniamo al protagonista della serata: lo STRUDEL, per preparare il quale mi sono documentata saltando da un blog di cucina ad un altro, per decidere poi di seguire principalmente la ricetta di Giallo Zafferano, dove ho anche appreso che in realtà lo strudel è un dolce di origine turche e, visto che la Turchia sarà la meta di uno dei miei prossimi viaggi, a maggior ragione questo dolce doveva essere il protagonista della serata.

Con questa ricetta verranno ben due strudel.

Ingredienti per la pasta:

  • 250 g di farina
  • 130 g di acqua tiepida
  • due cucchiai di olio di semi
  • 1 uovo
  • sale

Procedimento:

In una ciotola (io ho usato il mio fedele Bimby) impastare la farina con l’uovo, aggiungere l’acqua e il sale. Dovrà risultare un panetto molto morbido ma non appiccicoso. Farlo riposare coprendolo con un piatto caldo (per scaldarlo basta riempirlo di acqua calda lasciandovela per qualche minuto, quindi rovesciare l’acqua e asciugarlo), mentre prepareremo il ripieno.

Ingredienti per il ripieno:

  • 1,5 Kg di mele preferibilmente Golden
  • 100 g di burro per tostare il pangrattato
  • 100 g di pangrattato
  • 100 g di burro fuso
  • cannella in polvere (quantità a piacimento)
  • 40 g di pinoli
  • 100 g di uvetta
  • rum o brandy (per la verità mi era rimasto solo whisky in casa) per bagnare l’uvetta
  • 130 g di zucchero
  • buccia grattugiata di un limone

Procedimento:

Mettere l’uvetta a bagno nel liquore.

In una padella mettere il burro e il pangrattato e far tostare.

Sbucciare le mele e tagliarle a fettine sottili (io ho usato la mandolina). Metterle in un grosso recipiente e versarvi lo zucchero, i pinoli, la cannella, la buccia di limone, e l’uvetta strizzata. Mescolare bene.

A questo punto arriva la parte più difficile e cioè stendere la sfoglia che dovrà essere molto sottile, quasi trasparente ma attenzione a non romperla.

Dividere il panetto a metà e ricavarne due rettangoli di circa 40 cm per 25 stendendoli inizialmente col matterello sopra un canovaccio infarinato e poi aiutandovi con le mani.

Aiutandovi con un pennellino ungere le sfoglie col burro fuso. Distribuire uniformemente sopra ogni sfoglia il pangrattato tostato e quindi le mele.

Arrotolare quindi lo strudel dal lato lungo aiutandovi con lo strofinaccio, e chiudendo anche i bordi. Farlo scivolare così sopra una teglia ricoperta di carta forno.

Spennellare i due strudel col burro fuso restante e infornare le nostre “creaturine” a 200°C per 40 minuti.

Et voilà! Il dolce è pronto. Farlo raffreddare e spolverizzarlo di zucchero a velo.

Si conclude qui la mia serata trentina che sicuramente non mancherò di riproporla!

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