Alcune informazioni per evitare contaminazioni in cucina

Dopo aver frequentato il corso Haccp ho cominciato a riflettere meglio su come vengono conservati gli alimenti e sui comportamenti da tenere affinchè essi non vengano contaminati da virus e batteri. L’igiene in cucina è importante più che altrove e sebbene ognuno di noi cerchi di tenere il più possibile pulito e in ordine, può capitare di tralasciare alcuni aspetti fondamentali. Non meno importante è sapere come disporre gli alimenti nel frigorifero, perchè forse non tutti sanno che all’interno del nostro frigo non vi è un’unica temperatura. Dividere un alimento di origine vegetale da uno di origine animale è fondamentale, così come collocare separatamente gli alimenti cotti da quelli crudi.

Ecco che navigando nel web ho trovato questo interessantissimo post che mi fa piacere condividere con voi.

Quindi quest’oggi nessuna ricetta, ma vi lascio in compagnia di questa breve ma utilissima lettura.

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Microbi e batteri si insediano nei luoghi più improbabili, ecco un veloce vademecum sui luoghi e gli attrezzi che vengono trascurati nelle pulizie quotidiane della cucina. Le contaminazioni alimentari non avvengono solamente al ristorante o con il cibo take away. Anche nelle cucine di casa occorre prendere alcuni accorgimenti per scongiurare spiacevoli contaminazioni che possono provocare disturbi dell’apparato gastro-intestinale o intossicazione. NSF International, un’organizzazione indipendente che si occupa su scala globale di salute pubblica e ambiente ha compiuto un’approfondita indagine sull’igiene in cucina, per capire in quali sedi possono trovare terreno fertile batteri quali escherichia coli, salmonella, listeria e muffe. L’indagine ha scoperto che molti di questi luoghi e/o attrezzi che vengono regolarmente utilizzati possono essere la sede ideale per la proliferazione dei batteri. NSF ha così stilato una guida in nove punti per capire che cosa è bene fare e non fare per evitare spiacevoli problemi di salute, ve la proponiamo con qualche modifica e i necessari adattamenti alle abitudini domestiche italiane:

1)    Pulire il cassetto delle verdure del frigorifero ogni mese, con acqua calda, un detergente delicato o del bicarbonato di sodio. Dopo risciacquare e asciugare con un panno pulito. Tenere ben separate le verdure da carne, pollame e pesce e da tutti i cibi preparati.

2)    Pulire il cassetto delle carni mensilmente, intervenire subito se c’è sgocciolamento di sangue proveniente dalla carne.

3)    Pulire il frullatore con accuratezza dopo ogni utilizzo lavando guarnizioni, gruppo lama, il vaso e il coperchio.

4)    Lavare l’apriscatole per pulire eventuali residui di olii o cibi.

5)    Lavare posate e accessori di gomma, plastica e metallo in modo da rimuovere residui di cibo. Molto importante è pulire la grattugia dopo ogni utilizzo, poiché negli interstizi metallici potrebbero depositarsi residui di formaggio o altri alimenti facilmente deperibili che potrebbero cadere successivamente con il rischio di contaminazione dei cibi freschi. Stesso discorso per altri attrezzi come mattarelli, rotelle, mastelli e macchine per la pasta fatta in casa.

6)    Pulire i dispenser del ghiaccio o dell’acqua, caraffe e bollitori (questi ultimi con acqua e aceto) per evitare la proliferazione di germi o l’ingestione di particole calcaree.

7)    Pulire il filtro della lavastoviglie e compiere un lavaggio a vuoto della medesima ogni 5-6 settimane, permette di eliminare sporcizia e di impedire la formazione di calcare.

8)    Lavare il blocco coltelli, le cui fessure sono un nido ideale per i microbi. Dopo una lunga immersione in acqua bollente miscelata con candeggina operare un accurato risciacquo.

9)    Lavare i contenitori per alimenti in vetro e plastica, con particolare cura per i solchi in cui i coperchi aderiscono al contenitore. Attenzione alle alte temperature della lavastoviglie che potrebbero compromettere l’utilizzo quando non deformare in maniera irrimediabile le parti in plastica.

Fonte: NSF

Fonte:http://5minutiperlambiente.wordpress.com/2013/05/15/igiene-in-cucina-nove-regole-doro-per-combattere-microbi-e-contaminazioni/

16 pensieri su “Alcune informazioni per evitare contaminazioni in cucina

      • Si, in positivo e in negativo, nel senso che ora sto molto più attenta a tante cose, ma mi rendo conto che è mostruoso tutto ciò che può succedere al cibo e forse è impossibile prevenire tutto al 100%… 😦

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      • In un ristorante è doveroso prevenire tutto e eliminare in toto le cause di contaminazione, siano esse fisiche o chimiche. A casa certe volte si può sorvolare su piccole cose, per esempio a me a volte capita di utilizzare prodotti prossimi alla scadenza: in genere li assaggio e dal sapore giudico se sono ancora buoni e posso cucinarli. Per esempio molti non sanno la differenza in etichetta tra “consumare entro” (in questo caso dopo quella data il prodotto può essere alterato) e “consumare preferibilmente entro” (vuol dire che la ditta non ne garantisce più le proprietà organolettiche ma il prodotto è sempre buono e non è alterato).

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