10 anni e il babà dell’MtChallenge

Baba_07 Partecipare all’MtChallenge serve soprattutto a cimentarsi in ricette della nostra tradizione che mai avremmo pensato di provare in altre occasioni, ma serve anche a rispolverare vecchie caccavelle di cucina sepolte sotto milione di altre cose, proprio come nel caso dell’MtChallenge di questo mese, il numero 39, quello dedicato al babà di Antonietta. In effetti erano molti, troppi mesi che non partecipavo e ho sempre aspettato il momento migliore per ricominciare, alla fine mi son detta che il momento migliore non sarebbe mai arrivato a meno che non avessi deciso io quale fosse e così ho colto il mese più sbagliato per farlo, sbagliato per gli impegni familiari che mi attendono (per il momento non dico niente di ufficiale, ma grossi cambiamenti mi attendono!), non di certo per la ricetta. BANNER Come dicevo, questo mese ho avuto la possibilità di riprendere in mano quei bellissimi stampini mignon per babà che avevo comprato anni fa e che avevo utilizzato una sola volta, visto il risultato disastroso. Ora non ricordo bene che ricetta utilizzai, ma era il periodo in cui avevo da poco ricevuto il Bimby e sperimentavo, sperimentavo, sperimentavo e… ingrassavo! Alcuni di questi esperimenti spesso non andavano a buon fine, proprio come nel caso di questi babà che ho tenuto a bagno una notte intera, ma che non ne hanno voluto proprio sapere di diventare “spugne”! Questa volta devo dire che il fatto di “non buttare mai via niente” mi è tornato davvero utile. Ma una cosa la devo dire: ho capito che il babà non può essere fatto con il Bimby: occorre lavorarlo molto a mano senza stancarsi, tirando, sbattendo, piegando. Sono sicura che a Antonietta gli fischiavano le orecchie mentre io facevo questa operazione e stramaledicevo il momento che ho deciso di provare la sua ricetta. Ora ho un bel dolorino alla spalla, è vero, ma volete mettere la soddisfazione? Ho colto l’occasione al volo anche perchè oggi festeggiamo 10 anni di matrimonio e il mio maritino adora i babà, forse il suo dolce preferito e quindi… all’opera che così gli farò una bella sorpresa non appena tornerà a casa! Tra le due ricette proposte da Antonietta, ho scelto di utilizzare quella col mio adorato lievito madre. Io ho utilizzato quello liquido ma mantenendo lo stesso dosaggio che Antonietta indica nella ricetta per il lievito madre. In questa ricetta appunto, si utilizza anche il lievito di birra, ma in questo caso funge da attivatore del glutatione, indispensabile per la formazione dell’alveolatura. La gelatina di albicocche che serve per lucidare il babà, non sono riuscita a trovarla: in alternativa ho utilizzato della marmellata di limoni bio, diluendola con poca acqua. E qua ho fatto il mio errore: ho dimenticato di passarla in un colino e, essendo fatta anche con le bucce, non ho ottenuto un bel risultato, ma posso dire che era davvero buona. Infine ho scelto di bagnarlo con del limoncello fatto in casa al posto del più classico rhum. Con il quantitativo di impasto che è risultato fuori, sono riuscita a riempire, oltre ad uno stampo di dimensioni standard anche 6 stampini da babà mignon (avendone solo 10 non mi sarebbe stato possibile fare più infornate). Baba_01 Baba_08 Ingredienti per il primo impasto:

  • 120 g di farina bio Manitoba
  • 1 uovo
  • 50 g di lievito madre rinfrescato
  • 25 g di zucchero
  • 30 g di latte tiepido

Impastare in una ciotola tutti gli ingredienti e coprire con un telo. Lasciar riposare fino al raddoppio. Ingredienti per il secondo impasto:

  • 160 g di farina bio Manitoba
  • il primo impasto
  • 2 uova
  • latte q.b.
  • 100 g di burro liquido
  • 10 g di lievito di birra
  • mezzo cucchiaino di sale

Versare la farina a fontana in una ciotola e aggiungere al centro il primo impasto e un uovo, mescolare bene e aggiungere anche l’ultimo uovo. Impastare energicamente per 10 minuti, battendo contro i bordi della ciotola e aggiungendo il latte a cucchiaiate qualora ce ne fosse necessità. Unire poi il burro. In una tazzina mescolare il lievito di birra con il sale finchè non diventerà liquido, quindi unirlo al resto. Mescolare bene, quindi rovesciare su un piano di lavoro di marmo o di plastica, no legno. Lavorare energicamente piegando e sbattendo l’impasto per 15/20 minuti. E’ importantissimo questo passaggio perchè è la fase che ci permette di ottenere un babà molto spugnoso. Smettete solo quando l’impasto si staccherà facilmente dalle mani e una volta piegato su se stesso non collasserà. Ottenete da questo impasto 6 palline e sistematele in modo circolare dentro uno stampo apposito che avrete precedentemente imburrato. Se lo stampo non è molto grande, potete fare come ho fatto io, prelevando piccole quantità per i babà mignon. Fate lievitare fino a che non avrà raddoppiato di volume. Baba_03   Portare il forno ad una temperatura di 220°C, quindi infornare abbassando la temperatura a 200°C e cuocere per 25 minuti. Trascorsi i primi 15 minuti, coprire con della carta di alluminio. Nel frattempo preparare lo sciroppo per la bagna. Ingredienti per lo sciroppo:

  • 1 litro di acqua
  • 400 g di zucchero semolato
  • la scorza di un limone bio

Mettere gli ingredienti in un pentolino e cuocere per dieci minuti dal momento in cui spicca il bollore. Far sobbollire delicatamente. Far raffreddare 15 minuti, quindi passarlo attraverso un colino a maglie strette. Con il liquido ottenuto bagnare il babà che si sarà intiepidito e che avrete messo in un piatto. Man mano che il liquido si raccoglierà sul fondo del piatto, raccoglerlo e bagnare ancora il babà. Continuare fintanto che il babà sarà molto intriso di sciroppo. Ingredienti per la crema pasticcera:

  • 250 ml di latte
  • 2 tuorli
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai rasi di farina
  • 1 limone
  • 30 g di burro

Scaldare il latte fintanto che comincerà a bollire. In una pentola mettere i tuorli, lo zucchero e la farina setacciata. Amalgamare velocemente con una frusta, quindi versare il latte a filo continuando a mescolare. Mettere la pentola sul fuoco a bagnomaria. tagliare la calotta del limone, infilzarla con una forchetta e con questo continuare a mescolare la crema. Cuocere fintanto che la crema non avrà raggiunto la giusta densità, quindi spegnere il fuoco, unire il burro e mescolare. Far raffreddare e mettere la crema in una sac a poche col beccuccio a stella. Ingredienti per finire:

  • 250 ml di limoncello
  • 3 cucchiai li marmellata chiara o di gelatina di albicocche
  • amarene o frutta a scelta

Scolare dal piatto la bagna eccedente e irrorare sopra al babà il limoncello. Mescolare la marmellata con 2/3 cucchiai di acqua, mescolare e passare attraverso un colino a maglie strette. Spennellare con questa la superficie del babà. Se utilizzate la gelatina, scaldatela leggermente prima di utilizzarla. Decorare con ciuffi di crema e amarene. Per i babà mignon, dopo averli messi a bagno nello sciroppo, irrorati con il limoncello e lucidati con la gelatina, apriteli a metà per il verso lungo e riempite con la crema, quindi guarniteli con l’amarena. Baba_09

Alla ricerca del croissant perfetto

Croissant_03

Negli ultimi tempi mi è presa una fissa: devo assolutamente trovare la ricetta perfetta per fare i croissant, cosa alquanto difficile a causa delle mille varianti possibili come la qualità della farina e del burro. Quindi le opzioni si potrebbe dire che sono infinite, ma già partendo da una buona ricetta base si possono ottenere dei risultati alquanto notevoli. I palati maschili di casa mia ben si prestano a questi esperimenti (chi non lo farebbe sapendo di trovare un bel cornetto caldo ogni mattina accanto al suo caffelatte?), però sono poco obiettivi, ovvero non percepiscono le varie piccole sfaccettature dovute all’inserimento o meno di un dato ingrediente. Del resto, se mangiato caldo, seppur si apprezzi meno la sfogliatura, il cornetto fa carpire meno i suoi difetti.

Due sono le ricette con cui mi sembra che si ottengano migliori risultati: la prima è senza l’utilizzo delle uova, come richiederebbe il vero croissant francese. La ricetta è piuttosto semplice e gli ingredienti sono davvero pochi per ottenere un buon risultato. Ho seguito pari pari la ricetta e il procedimento di Anice & Cannella che illustra fotograficamente ogni passaggio in modo che è impossibile sbagliare. Io ho variato la ricetta utilizzando il lievito madre (180 g rinfrescato la mattina) anzichè quello di birra e vi rimando direttamente al suo blog per le dosi e soprattutto per le pieghe IMPORTANTISSIME! Se non volete utilizzare le uova neanche per spennellare i cornetti, potete sostituirle con del latte.

Croissant_01

Croissant_02

L’altra ricetta si differenzia poco dalla prima se non per il contenuto di uova (mi raccomando di utilizzare sempre e solo uova biologiche che riportino il codice 0, ovvero la certificazione di allevamenti all’aperto) e la scorza dell’arancia che gli dona un piacevolissimo profumo. E’ il risultato di un mio studio leggendo i vari blog di cucina. Alla fine, come sempre, ho fatto un pout-pourri e ne è nata questa ricetta che mi ha permesso di sfornare dei cornetti sfogliatissimi.

Ingredienti:

  • 180 g di lievito madre rinfrescato la mattina precedente
  • 250 g di farina Manitoba
  • 250 g di farina 00
  • 2 uova bio
  • la scorza grattugiata di un’arancia bio
  • 100 g di latte
  • 60 g di zucchero
  • un pizzico di sale
  • 40 g di burro + 250 g per la sfogliatura

Procedimento:

In una ciotola mescolare le due farine.

Nel Bimby o in un’altra impastatrice mettere il lievito con lo zucchero e il latte e far andare fino a che il lievito si sarà sciolto e unito al resto degli ingredienti (nel Bimby 1 min. a vel. 4).

Cominciare ad aggiungere le farine setacciate mentre la macchina continua ad impastare (nel Bimby funzione Spiga). Quando l’avrete unita tutta aggiungete il sale, la scorza di arancia grattugiata e le uova, aspettando ad aggiungere la seconda fino a quando la prima non si sia ben inglobata all’impasto.

Continuare ad impastare qualche minuto quindi aggiungere 40 g di burro morbido a pezzetti e poco alla volta.

A questo punto io preferisco impastare a mano (mi rilassa e mi rendo meglio conto della consistenza dell’impasto che deve essere morbido ma non appiccicoso), se necessario aggiungere un poco di farina. Quindi formare una palla e metterla in una ciotola con il coperchio o coprire con della pellicola trasparente. Posizionare in frigo per tutta la notte.

La mattina successiva prendere il panetto di burro e metterlo tra due fogli di carta da forno leggermente infarinati. Cominciare a batterlo con il matterello e con movimenti a croce in modo che si formi un rettangolo.

Mettere in frigo.

Prendere l’impasto dal frigo e stenderlo col mattarello in un rettangolo che abbia uno spessore di circa un centimetro. Posizionatevi ora sopra il burro steso in modo che occupi i 2/3.

A questo punto però per tutti i passaggi delle pieghe preferisco lasciarvi ugualmente alla descrizione delle pieghe di Anice & Cannella perchè spiega dettagliatamente il procedimento ed è molto comprensibile più di mille parole!

Vi riprendo invece al punto 28 di Anice & Cannella, quando cioè i cornetti vengono formati perchè lì si dice che a questo punto abbiamo due strade: cuocere o congelare. Non ho provato a congelare i cornetti prima della lievitazione e cottura e non ne conosco il risultato; io preferisco cuocere tutti i cornetti e congelarli appena si son freddati. La sera prima di usarli li tiro fuori dal congelatore e la mattina li passo pochi minuti in forno a 180°C e sembrano come appena fatti.

Comunque sia, una volta formati i croissant li lascio lievitare 3-4 ore (non gonfieranno eccessivamente, ma sarà in forno che quasi raddoppieranno!) poi li spennello con un uovo sbattutto e li cuocio in forno i primi 8 minuti a 220° e i secondi 8 minuti (o finchè non si saranno ben coloriti) a 180°C.

Croissant_05

Roscòn de Reyes per la Befana

Roscon de Reyes_03

Qualche giorno fa girovagando nel web sono incappata nella ricetta di questo dolce che viene servito in Messico il giorno della Befana! Il blog in questione è Con le mani in pasta e questa è la sua ricetta. Incuriosita sono andata a ricercarla anche in altri blog, anche quelli in lingua ed ho saputo un sacco di cose interessanti riguardo a questa tradizione. Certo il web è una gran cosa in questi casi!

Come dicevo, il Roscon de Reyes (letteralmente Ciambella dei Re Magi) è un dolce tradizionale che viene preparato in occasione dell’Epifania, un dolce portafortuna perchè al suo interno vi si nasconde tradizionalmente una statuetta di porcellana che rappresenta un re magio (o una moneta) e chi la troverà nella sua fetta sarà re per un giorno! Ma oltre alla monetina si nasconde anche una fava (io un fagiolo!) e chi la troverà sarà colui che dovrà offrire il Roscon l’anno successivo.

Non ho potuto prepararlo prima perciò ve lo offro ora per augurarvi Buona Befana (ma si augura poi Buona Befana?), felice di farlo conoscere a chi come me ancora non lo conosceva!

Ho scelto di seguire la ricetta di Con le mani in pasta (dimezzando le dosi per fare un solo ciambellone) perchè mi piace l’idea di utilizzare la pasta madre, ma per chi non l’avesse, tra le tante che ho trovato in rete trovo che quella di Arte in Cucina sia tra le più semplice e l’idea di glassare questo ciambellone la trovo geniale! E se cercate una versione vegana, perfetta quella di Ravanello CuriosoRoscon de Reyes_02!

Ingredienti:

per la biga

  • 35 g di latte a temperatura ambiente
  • 8-10 g di lievito di birra
  • 65 g di farina manitoba
  • 1 cucchiaino di zucchero

per l’impasto

  • 60 g di zucchero
  • scorza di un limone
  • scorza di un’arancia
  • 30 g di latte
  • 35 g di burro
  • 1 uovo
  • 60 g di lievito madre rinfrescato la sera prima
  • 230 g di farina manitoba
  • 1 pizzico di sale
  • ciliegine candite
  • panna da montare
  • monetina
  • fagiolo

Preparazione:

Preparare la biga mescolando in un recipiente la farina con il lievito di birra, il latte e lo zucchero. Formare una palla e metterla in un altro recipiente ricoprendola con acqua tiepida. Lasciarla riposare il tempo necessario affinchè raddoppi di volume e venga a galla.

Cominciare a preparare l’impasto. Io come sempre utilizzo il Bimby, ma si può fare tranquillamente a mano.

Inserire lo zucchero nel boccale con la scorza di limone e con quella d’arancia: 10 sec. vel. 10. Aggiungere la farina e il lievito madre disciolto nel latte tiepido. Azionare il Bimby a Vel. spiga e, mentre è in funzione, inserire nell’ordine l’uovo, il sale e la biga. Quando comincerà a formarsi una palla, aggiungere anche il burro a pezzetti. Far andare così per altri 3 minuti, quindi togliere dal Bimby, formare una palla e metterla a lievitare per 3-4 ore.

Ora, potete decidere se fare un ciambellone tradizionale oppure come quello delle mie foto. Nel primo caso procedete sgonfiando l’impasto e creando con esso un salsiccioto che andrà inserito in uno stampo da ciambellone possibilmente a cerniera (ricordatevi di inserire nell’impasto la monetina e il fagiolo!)

Nel caso vogliate dare la forma come quella della foto, dividete l’impasto in 6, formando con ognuna una palla (in una inserite la moneta e in un’altra il fagiolo). Imburrare lo stampo da ciambellone e inserire le palle distanziandole leggermente l’una dall’altra (lievitando si attaccheranno).

Mettere a lievitare ancora per un’altra ora, quindi spennellare la superficie con del latte e decorare con le ciliege candite.

Infornare a 180° per 30 minuti.

Roscon de Reyes_01

Quando il dolce si sarà freddato, tagliatelo orizzontalmente (attenti alla moneta e al fagiolo) e riempite con la panna montata!

Da mangiare tassativamente il 6 gennaio!

Roscon de Reyes_05

 

Roscon de Reyes_04

La moda del momento: focaccine al latte di soia

Oggi sono stata alla terza lezione del corso Haccp da dove sono uscita con una serie di nozioni microbiologiche e chimiche che scoraggerebbero qualsiasi iniziativa culinaria, anche (e forse, soprattutto) quella casalinga. Abbiamo parlato di Botulino, Campylobacter, Salmonella, Streptococco, Tenia, Epatite, Anisakis e Toxoplasmosi e mi chiedo come ho fatto a sopravvivere fin’ora con tutte le conserve, confetture e marmellate che ho fatto! Si, io sterilizzo sempre tutto e attuo tutte le procedure del caso, ma durante questa procedura può sempre succedere di tutto. Per esempio, forse non tutti sanno che per uccidere il Botulino occorre sterilizzare a 120°.

E poi, io che adoro quasi tutte le crudità, credo che da oggi ci penserò sempre benissimo prima di ingerire qualsiasi mollusco, pesce, carne se prima non saranno ben cotti… beh, diciamocelo: qui lo dico e qui lo nego!

L’igiene in cucina è ovviamente importantissima, ma ancor di più è la conservazione dei prodotti, soprattutto ciò che concerne la temperatura e anche a casa dobbiamo fare molta attenzione al buon funzionamento del nostro frigorifero. Inoltre, forse non tutti sanno che la moltiplicazione dei germi si ha soprattutto a temperature comprese tra i 6° e i 65° ecco perchè è pericoloso far freddare le nostre pietanze (es. ragù) fuori dal frigo e sarebbe utile un abbattitore. Ovviamente in casa non possiamo essere così attrezzati, ma si possono prendere molti accorgimenti per cercare di arginare al massimo il problema, per esempio, nel caso del ragù, conviene dividerlo subito in barattoli sterilizzati adatti al vostro consumo, chiuderli ermeticamente e rovesciarli in modo da creare il sottovuoto. Io, per sicurezza, poi li ripongo anche in frigo e cerco di utilizzarli nel più breve tempo possibile.

Beh, comunque l’atteggiamento migliore è sempre quello di non farsi prendere dall’ansia e agire sempre con intelligenza.

Abbandoniamo questi truci discorsi (che però mi sentivo in dovere di divulgare) per rincuorarci con le buone focaccine di oggi. Focaccine di moda, come si legge nel titolo, perchè stanno girando da un blog all’altro e ogni foodblogger apporta le proprie modifiche alla ricetta originale. La mia unica modifica è stata quella di averle impastate nel Bimby, mentre Federica per esempio le ha impastate nella macchina del pane e Alessandra nel Kenwood. Per il resto ho seguito sostanzialmente la variante di Alessandra, compreso il fatto di aver spennellato la superficie con un’emulsione di acqua e olio anzichè con il latte di soia e averle decorate con sale grosso e rosmarino. Trovate queste stesse focaccine anche nel blog di Martina, di Nuccio, di Morena, di Enza, di Antonietta, di Elenuccia e una versione tutta glutenfree di Anna.

Sono davvero buonissime, oltre ad essere senza lattosio e il giorno dopo (ammesso che vi avanzino!) potete darle per colazione a scuola ai vostri figli.

L’impasto è piuttosto morbido, ma non troppo appiccicoso per cui si lavorano tranquillamente a mano.

Ingredienti:

  • 250 g di farina Manitoba dei Molini Rosignoli
  • 300 g di farina 00
  • 10 g di lievito di birra
  • 200 g di latte di soia
  • 200 g di acqua
  • 30 g di strutto
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • olio di oliva
  • rosmarino
  • sale grosso

Procedimento:

Nel Bimby inserisco le farine e le mescolo per 30 secondi a vel. 3-4. In un recipiente dosatore mescolo il latte di soia a temperatura ambiente con l’acqua leggermente riscaldata (circa 37°C), lo zucchero e il lievito di birra.

Nel Bimby (dove avrete ancora la farina) in funzione a vel. Spiga verso lentamente il latte e quando comincerà a formarsi la palla di impasto unisco a più riprese lo strutto e una presa di sale. Continuo a vel. Spiga per 3 minuti.

Metto questo impasto a lievitare in una ciotola coprendola poi con un canovaccio.

Faccio lievitare per circa due ore (io ammetto di averla fatta lievitare anche 4 perchè avevo un impegno, ma sono venute benissimo ugualmente!!!), quindi sgonfio l’impasto e ne ricavo circa 11-12 palline che lascio riposare sulla tavola per circa dieci minuti. Quindi le metto su una teglia da forno coperta di carta e le appiattisco dandogli forma rotonda. Le copro ancora con il canovaccio e le lascio lievitare per un’altra ora.

A questo punto, con i polpastrelli pratico delle fossette e spennello la superficie con un’emulsione di acqua e olio. Dispongo qualche ago di rosmarino e qualche chicco di sale grosso su ogni focaccina e le inforno a 200° per 20 minuti.

Adesso a voi lascio la fantasia di come farcirle, ma la mia preferita resta sempre pomodoro, mozzarella, insalata e origano (ovviamente non adatta per gli intolleranti al lattosio).

Con questa ricetta partecipo al contest di Intolleranza Zero:

 

 

e al contest de “L’Emporio 21” in collaborazione con “Il Mercato del Gusto”:

Minisavarin salati con marmellata e alici

Qualche giorno fa mi sono arrivati i prodotti ordinati su “Cucina in Casa” acquistati utilizzando il premio vinto col contest di Giallo Zafferano in collaborazione con Philadelphia.

Ero felice come una Pasqua scartando il pacco e, tra i prodotti che attendevo di più, c’era lo stampo per minisavarin della Silikomart perchè ero curiosissima di provare a fare la ricetta di Luca Montersino letta sul numero di giugno di Alice.

Ho dovuto riadattare un po’ le dosi e ridurle di… un quarto!!! Beh, il mio stampo è davvero piccolo ed è per soli 18 savarin, ho dovuto infatti utilizzare anche uno stampo per mini babà e, nonostante tutto un po’ di impasto è avanzato ugualmente: che ci posso fare io se non devo sfamare un esercito?

Alla fine l’impasto non si lavorava molto bene perchè era molto appiccicoso e ho dovuto riempire gli stampi aiutandomi con un cucchiaio, ma i savarin erano davvero buoni. Io ho preferito riempirli con marmellata di arance amare e filettini di alice. Un figurone!

Lo so che è presto per pensare già al Natale, ma trovo che questi deliziosi finger food starebbero benissimo sulla nostra tavola rossa!

Ingredienti per i savarin:

Ingredienti per la bagna:

  • 300 g di latte intero
  • 150 g di crema di latte
  • 25 g di pecorino grattugiato
  • 15 g di parmigiano reggiano
  • 1 pizzico di sale
  • pepe dei Piacere Tec-Al
  • Noce moscata

Ingredienti per la farcitura:

Procedimento:

Per questo impasto l’ideale sarebbe avere una planetaria. Io, non avendola, ho impastato nel Bimby, altrimenti potete impastare a mano, l’importante è che procediate inserendo gli ingredienti nel giusto ordine.

Inserite nel Bimby la farina, il miele, il lievito di birra e metà uova. Amalgamate il tutto a vel. 3 per circa 30 sec., aumentare la velocità a 5 e aggiungete le restanti uova, poco per volta. Impastare a velocità sostenuta. Se l’impasto vi sembra troppo appiccicoso aggiungete ancora un poco di farina. Quindi cominciate ad unire il burro poco per volta, poi il pecorino grattugiato, il pepe, la noce moscata e il sale. Trasferite l’impasto su un piano di lavoro e lavoratelo a mano per un paio di minuti. Alla fine questo impasto sarà piuttosto appiccicoso, ma ben incordato. Lasciatelo riposare per una ventina di minuti, quindi ricavate delle palline da inserire negli stampi dei minisavarin che lascerete lievitare fino al raddoppio ad una temperatura di circa 30°C (es. nel forno). Quando saranno raddoppiati cuoceteli in forno a 200°C per 10 minuti.

Preparate la bagna: mescolate il latte con la crema di latte e mettete sul fuoco insieme al pecorino, al parmigiano, la noce moscata, il pepe e il sale. Cuocete finchè i formaggi non si saranno ben sciolti, quindi immergete in questa bagna i vostri savarin finchè non si saranno ben impregnati.

Riempire il buco dei savarin con la marmellata di pompelmo rosa Rigoni di Asiago e terminate con un alice sott’olio arrotolata.

Con questa ricetta partecipo al contest di Rigoni di Asiago:

 

e al contest de “L’Emporio 21” in collaborazione con “Il Mercato del Gusto”:

La mia colomba pasquale con lievito madre


Ok, lo ammetto: non ho resistito! Mi ero ripromessa che quest’anno non avrei ceduto alla tentazione di farmi la colomba casalinga e poi ho cominciato a vedere tutti i miei colleghi foodblogger che non facevano che sfornarne, con meravigliose foto e incredibili ricette e così… eccomi qua! La prima colomba del mio blog!

Vi chiederete perchè la presa di questa posizione e la risposta sta nel fatto che lo scorso anno ho subito una “profonda” delusione. Mi ero infatti decisa a provare a fare la colomba delle Sorelle Simili, la cui ricetta è tratta dal loro libro “Pane e cose dolci”, ma devo aver saltato qualche passaggio, oppure qualcosa è andato storto e le mie colombelle, seppure belle e davvero sceniche, una volta aperte erano secche e dure! Figuraccia, soprattutto perchè una l’avevo regalata ad una coppia di amici perchè la mangiassero alla nostra salute!!!

Quest’anno dunque ho optato per un procedimento un po’ più semplice costruendomi una ricetta ad ok, cercando di prendere il meglio (o comunque quello che più mi convinceva) dalle ricette dei molti amici foodblogger.

Ecco che cosa ne è venuto fuori:

-Primo impasto: 

Ingredienti: 

Procedimento:

Mettere il lievito nel boccale del Bimby (o nella vostra impastatrice) e farlo sciogliere con l’acqua tiepida per 45 sec a vel. 4.

Aggiungere lo zucchero e continuare a far andare il Bimby a Vel. 4 versando un tuorlo alla volta aspettando ad inserire il successivo fintanto che il precedente non si sia assorbito nell’impasto.

Azionare adesso il Bimby a Spiga e versarvi dal tappo la farina e il burro a pezzi.

Impastare ancora per 4 minuti.

Mettere l’impasto in una ciotola e coprirla con un canovaccio. Posizionarla nel forno spento ma con la luce accesa e lasciarla riposare 10-12 ore (quindi va benissimo impastare la sera e lasciarla riposare tutta la notte nel forno).

-Secondo impasto: 

Ingredienti: 

  • tutto il primo impasto
  • 70 g di zucchero
  • 1 cucchiaino di malto di mais
  • 3 tuorli (conservate gli albumi che serviranno per la glassa)
  • 50 g di burro fuso non caldo
  • 100 g di farina di mandorle
  • 200 g di farina Manitoba dei Molini Rosignoli
  • 60 g di acqua tiepida
  • 1 vanillina
  • 70 g di canditi di arancia a pezzeti
  • 70 g di canditi di cedro a pezzetti

Procedimento:

Prendere il primo impasto e sgonfiarlo. Posizionarlo nel Bimby, inserire lo zucchero, il malto, la vanillina e l’acqua. 2 min. vel. Spiga.

Aggiungere a filo il burro fuso, mentre il Bimby continua ad impastare, e di  seguito i tuorli uno alla volta come fatto nel primo impasto.

Sempre col Bimby in funzione a Spiga unire la farina di mandorle e quindi la Manitoba. Quando l’impasto sarà ben incordato (almeno 6-7 minuti) versarvi infine i canditi e impastare ancora un minuto.

Mettere di nuovo l’impasto nella ciotola e farlo lievitare ancora 5-6 ore.

Trascorso questo tempo, sgonfiare di nuovo l’impasto e dividerlo a metà: infatti questo quantitativo è perfetto per due colombe da 750 g.

Dividere ancora a metà e con ognuno formare dei salsicciotti che andranno posizionati nelle colombe formando una croce (in pratica il corpo e le ali).

Coprire con un canovaccio e mettere a lievitare nel forno con la sola luce accesa finchè l’impasto non avrà quasi raggiunto i bordi dello stampo.

-Glassa:

Ingredienti: 

  • 40 g di farina di mandorle
  • metà degli albumi messi da parte
  • 40 g di zucchero a velo
  • mandorle intere e non spellate
  • granella di zucchero

Procedimento:

Preparare ora la glassa sbattendo gli albumi con lo zucchero a velo. Attenzione però: gli albumi devono solo essere sbattuti e non montati. Unire la farina di mandorle e mescolare bene.

Spennellare con la glassa la superficie delle colombe e cospargere con lo zucchero in granella e le mandorle.

Infornare a 180°C per circa 45 minuti avendo comunque l’accortezza di fare la prova stecchino prima di toglierla dal forno.

Ma, nel fare gli auguri di una serena Pasqua a voi tutti che continuate a seguirmi e alle vostre famiglie, voglio anche lasciarvi con un quesito: ma secondo voi, chi ha ucciso la colomba?


 

Tortini di mele profumati alla cannella

 

La merenda per i nostri figli è sempre un problema, perchè questo è il momento in cui sono più esigenti e noi, magari, non abbiamo avuto tempo per preparare qualcosa di sano e genuino. Spesso cediamo e concediamo loro cioccolate e patatine; e, ancor più spesso, gli diamo merendine comprate.

Tutte noi sappiamo però che è molto più salutare una fetta di pane e olio, una frutta o un bel dolce casalingo.

E a volte ci vuole davvero meno tempo di quel che pensiamo, come per esempio questi dolcetti o muffin con le mele.

 Ingredienti:

Procedimento:

Sciogliere il  burro a bagnomaria o nel microonde.

Sbattere le uova con lo zucchero finchè non otterrete un composto molto spumoso, quindi unire il burro fuso e la cannella. Continuare a frullare.

Aggiungere il latte e infine  le farine mescolate a cui avrete aggiunto anche il lievito.

Sbucciare la mela e ridurlla a piccoli pezzetti. Aggiungerla al composta e mescolare con un cucchiaio.

Mettere i pirottini di carta negli stampi e riempirli con il composto per circa un terzo.

Cuocere in forno preriscaldato a 180° C per circa mezzora.

 

Con questa ricetta partecipo al contest di Chef Carole a Domicilio:

 

Cornetti con pasta madre ed è tutta un’altra colazione!

 E quale modo migliore di cominciare la giornata che non con un buon caffè o cappuccino ed un caldo cornetto? E’ la classica colazione italiana, la colazione che facciamo al bar ma che con un po’ di buona volontà possiamo ricreare anche nel calduccio e nell’intimità della nostra casa.

Da poco ho adottato un nuovo vasetto di pasta madre, dopo averne fatto fuori uno a luglio. Adesso lo sto accudendo con tanta passione e, a parte qualche insignificante delusione, mi sta dando grandi grandi soddisfazioni, come appunto questi cornetti.

Vi giuro che non ho mai mangiato dei cornetti così soffici, e io ne so qualcosa essendo nata praticamente dentro un bar!

E poi volete mettere la soddisfazione di svegliare la famiglia la domenica mattina con questo profumino?

Comunque, per tornare al nostro lievito madre, finora mi ero dedicata solo a ricette salate senza pensare di sperimentare anche quelle dolci. Poi, grazie ai consigli di colei che mi ha gentilmente donato questa pasta, sono approdata sul gruppo Facebook “La pasta madre” ed ho scoperto un mondo!

Chiaramente queste brioche si possono fare anche con il  lievito di birra, ma vi giuro che non c’è soddisfazione più grande di quella che ti dà questo lievito naturale, dopo che lo hai accudito ben bene!

Per chi comunque fosse interessato e si trovasse dalle mie parti, sono diventata spacciatrice di pasta madre, quindi, chiunque lo desideri, può farmene richiesta.

Ma ora veniamo al sodo!

Ingredienti: 

  • 250 g di pasta madre rinfrescata
  • 250 g di farina manitoba
  • 250 g di farina 00
  • 180 g di zucchero
  • 2 uova
  • 80 g di burro
  • 200 ml di latte
  • nutella o marmellata per riempire i cornetti

Procedimento:

Scaldare leggermente il latte e sciogliervi la pasta madre. Aggiungere quindi le uova e mescolare.

Se si usa un’impastatrice o il Bimby mettere tutti gli ingredienti e impastare, altrimenti mescolare le farine e metterle al centro di una spianatoia.

Creare una conca al centro e versarvi il lievito col latte e le uova, lo zucchero e  il burro. Impastare per almeno 10-15 minuti.

Mettere in una ciotola e lasciar lievitare per circa 3 ore, quindi stendere l’impasto (io l’ho diviso in due parti per lavorarlo meglio) in un rettangolo da cui andranno ricavati dei triangoli alla base dei quali andrà messo il ripieno scelto.

Arrotolo quindi i triangoli partendo dalla base e dispongo i cornetti su una teglia da forno coperta di carta-forno. Attenzione perchè i cornetti raddoppieranno quasi di volume e quindi è meglio distanziarli molto l’uno dall’altro per evitare che si attacchino, basta infatti guardare le foto che seguono per capire quanto  lievitano!

Prima

Dopo

Lasciar dunque lievitare tutta la notte coprendoli con un canovaccio.

Quindi cuocere in forno a 170° C per 15 minuti circa. Se lo si desidera, prima di infornare i cornetti, spennellarli con un uovo sbattuto.

A fine cottura spolverizzare con zucchero a velo o con cioccolata in polvere.

 

Panini ai cereali

Ecco un pane davvero buono fatto con orzo, riso e farro e con semi vari.

La ricetta è della mia amica Micaela conosciuta sul forum del Club Amici del Bimby . E’ un pane che faccio spesso perchè, oltre ad essere buonissimo e conservarsi per alcuni giorni, è anche molto scenografico sulla tavola, soprattutto se gli si danno delle forme particolari, come queste mie treccine.

Inoltre, come sempre, io ho modificato leggermente quantità ed ingredienti nel corso del tempo (si sa, la sperimentazione fa sempre migliorare le nostre preparazioni) ed ora sono arrivata alla giusta dose di cereali e farine.

Rispetto alla ricetta di Micaela, ho voluto anche dare un mio tocco personale, spolverizzando, di tanto in tanto, questi bellissimi e buonissimi panini con dei semi di girasole, sesamo, papavero…

 Ingredienti:

  • 400 g di cereali misti (interi o sottoforma di farina – 100 g orzo, 200 g farro, 100 g riso)
  • 200 g di farina Manitoba
  • 340 g di latte
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 10 g di zucchero
  • 10 g di sale
  • 15 g di olio
  • semi di sesamo, papavero, girasole
  • 1 uovo

Preparazione:

Se si possiede il Bimby, si possono utilizzare i cereali interi e frullarli 1 minuto a vel. 10 anzichè comprare direttamente le farine e miscelarle.

Una volta ridotti in farina, toglierli dal boccale e inserirvi il latte, l’olio, lo zucchero e il lievito: 2 min. a 37° vel. 3.

Se non si possiede il Bimby, questi ingredienti potremo miscelarli in una ciotola avendo cura di sciogliere preventivamente il lievito nell’acqua appena riscaldata.

Aggiungere quindi la farina manitoba e la farina di cereali e, se lo si desidera, anche una manciata di farro non macinato. Impastare 3 minuti a mano o a vel. Spiga.

Mettere in una ciotola e far lievitare 1 ora o finchè l’impasto non è raddoppiato, quindi sgonfiare l’impasto e formare i panini dandogli la forma desiderata.

Posizionarli su di una teglia coperta di carta forno,  lasciarli lievitare ancora un’ora, quindi, volendo, spennellarli con un uovo e cospargerli di semi.

Infornare a 180°C per 20 minuti.

 

 

Panettone gastronomico a forma di pandoro

Ed ecco un’altra cosa che non può assolutamente mancare sulla mia tavola natalizia! Prendo a prestito l’idea di Sonia di GialloZafferano e, quest’anno, anzichè fare il panettone gastronomico faccio il pandoro che ha una forma ben più accattivante! Non amo molto i dolci natalizi, ma la versione salata del panettone è davvero d’effetto e, al centro del tavolo è quasi un dispiacere doverla tagliare. Ingredienti per il pandoro: 

  • 150 g di burro morbido
  • 250 g di farina Manitoba
  • 250 g di farina 00
  • 200 ml di latte
  • 15 g di lievito di birra
  • 10 g di sale
  • 2 uova

Alcuni ingredienti per le farce: 

  • 120 g di caprino
  • 300 g di gamberetti
  • patè di olive nere
  • 250 g di Philadelphia
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • 4 pomodori secchi
  • 100 g di salmone affumicato
  • 3 cucchiai di salsa rosa
  • 100 g di prosciutto cotto
  • rucola
  • tanta fantasia

Procedimento: Versare nel Bimby o in una ciotola il latte tiepido, le uova, il lievito e la farina. Impastare a mano o 3 minuti a vel. Spiga col Bimby. Continuando ad impastare aggiungere il burro morbido. Togliere l’impasto dalla ciotola o dal boccale e finire di impastare a mano dando all’impasto una forma rotonda e metterla a lievitare in una ciotola pulita e imburrata. Coprire con un panno e lasciar lievitare per almeno un’ora o, comunque, fintanto che l’impasto non sarà raddoppiato. A questo punto imburrare e infarinare lo stampo che abbiamo deciso di utilizzare e, dopo aver lavorato di nuovo l’impasto, posizionarvelo. Coprire ancora con della pellicola o con un canovaccio e lasciar fare la seconda lievitazione fintanto che l’impasto non raggiunge i bordi dello stampo, quindi infornare a 180° per 45-50 minuti. Una volta cotto, farlo raffreddare nello stampo, quindi capovolgerlo. Consiglio di prepararlo il giorno prima. Tagliare quindi il nostro pandoro ottenendo delle fette di circa 1 cm. Farcire la base del panettone e coprire con due fette. Farcire il secondo strato e coprire con altre due fette e così via, fino ad arrivare in cima! E’ giunto adesso il momento di preparare le nostre farciture e qua possiamo veramente dar libero sfogo alla nostra fantasia.

Caprino e pomodorini secchi con capperi

Mascarpone salmone e uova di lompo

Salsa rosa, gamberetti e insalatina

Ecco alcuni abbinamenti che noi prediligiamo: – Robiola e rucola tritata con noci tritate grossolanamente; – Prosciutto cotto (o mortadella) tritato con ricotta; – Gamberetti scottati, tritati grossolanamente e conditi con salsa rosa; – Caprino miscelato con prosciutto crudo tritato; – Pomodori secchi rinvenuti in acqua e tritati insieme al Philadelphia.

Il momento del taglio

Con questa ricetta ho vinto il contest di Pillole Culinarie: