Quattro amici e un… porpo briao

Ecco che pochi giorni fa approdo sul blog di Scorribande in Cucina e vengo a conoscenza del suo nuovo bellissimo contest:

In pratica si tratta di preparare una cena con e tra amici foodblogger, dando un tema alla serata.

Non me lo sono fatto dire due volte e mi sono subito messa all’opera invitando tre amici blogger che stimo e con cui sono più in contatto.

Felicissimi, hanno subito accettato e abbiamo così dato vita ad uno scambio di messaggi facebookkiani per decidere il tema da dare alla nostra cena e che cosa portare.

E’ stato bello e divertente ed ho notato la massima disponibilità da parte di ognuno di noi. Di questo quindi non possiamo che ringraziare Scorribande!!!

I miei compagni di avventura, oltre che di cucina, sono quindi:

(rigorosamente in ordine alfabetico!)

Inizialmente avevamo pensato, tra le tante idee, di portare un piatto della nostra regione e alla fine abbiamo ristretto ancora di più il campo alla nostra città. Il tema della serata è dunque:

La mia città a tavola 

Perchè questo tema? Perchè portare un piatto della nostra tavola è come parlare di noi. E cosa c’è di meglio quando si incontrano degli amici per la prima volta e vogliamo raccontarci che non farlo attraverso un piatto che ci rappresenta? E poi diciamocelo e cantiamocelo: l’Italia è veramente tutta bella, soprattutto a tavola!

Il mio compito è quello di portare l’antipasto e, provenendo io da Livorno, dove i piatti tipici sono prevalentemente a base di pesce, e non volendo portare sempre il solito Cacciucco, ho pensato di trasformare un piatto in genere unico in un delizioso apri pasto: il PORPO BRIAO, ovvero il polpo ubriaco. Ubriaco perchè cotto nel vino rosso, vino che deve comunque essere di ottima qualità e possibilmente delle nostre colline. Io ho scelto un ottimo Bolgheri del 2008 della tenuta Caccia al Piano di Castagneto Carducci, che ha esaltato al meglio tutti i sapori e i profumi del mio polpo amalgamandoli con i propri.

Ingredienti:

  • 1 kg circa di polpo
  • 1 bicchiere abbondante di buon vino rosso
  • olio EVO
  • 3 spicchi di aglio
  • 2 piccoli peperoncini essiccati
  • prezzemolo
  • pane casereccio

Per far si che il polpo risultasse più morbido, dopo averlo pulito dalle viscere, dagli occhi e dal becco e averlo lavato bene per togliere l’eventuale sabbia, l’ho tenuto una notte in congelatore.

Quindi, una volta scongelato, l’ho tagliato a piccoli pezzi.

Ho messo una pentola abbastanza larga e capiente sul fuoco con sei cucchiai di olio, l’aglio pulito e il peperoncino sbriciolato con le mani. Quando hanno cominciato a soffriggere ho unito il polpo.

A questo punto il polpo comincerà a rilasciare la sua acqua e a cuocersi in essa. Per un polpo di un chilo di peso occorrre una cottura di almeno 40 minuti ed essa avverrà inizialmente nella sua acqua, poi, quando si sarà abbondantemente ritirata si sala e si aggiunge il vino. Adesso si prosegue la cottura coprendo il polpo.

Diversamente dalla classica cottura in acqua bollente, in questo caso è comunque possibile assaggiare il polpo per capire quando la cottura è ottimale.

Adesso non rimane che tagliare il nostro pane a fette e abbrustolirlo.

Distribuire così le bruschette su dei piattini e adagiarvi sopra il polpo, spolverizzando con del prezzemolo tritato.

Con questa ricetta partecipo anche alla raccolta di Laura in Cucina:

e al contest di “Per un pugno di capperi”:

 

Il pulpo con le patate… da “Gli ingredienti dell’amore perfetto”

Io appartengo a quella categoria di persone che quando cominciano a leggere un libro, anche se non mi piace devo portarlo fino in fondo perchè penso che mi avrà lasciato sempre  e comunque qualcosa.

Questa volta stavo leggendo “Gli ingredienti dell’amore perfetto” di Kate Jacobs e l’effetto è stato proprio quello!

Da regina dei fornelli a star del piccolo schermo il passo è breve, soprattutto se la trasmissione più seguita dell’emittente tv Cooking Channel si registra nella cucina di casa tua. E così Augusta Simpson – più nota come Gus – da dodici anni è la signora indiscussa dei programmi culinari di maggior successo a New York. Sexy, trendy e famosa, Gus sembra non temere avversari. Fino a quando non arrivano – nell’ordine – il suo 50° compleanno a incrinarle l’autostima, problemi di budget a imporre un restyling del programma, volti nuovi e più giovani a farle concorrenza. La rivale numero uno è Carmen Vega: ex Miss Spagna e ora astro nascente di Cooking Channel, grazie a uno spot pubblicitario, un video su YouTube e – si vocifera – una relazione con il presidente del canale tv. Sostenuta da un gruppo strampalato di familiari e amici – le due figlie complici-nemiche, l’ex di una figlia che non si rassegna a essere stato mollato, un giovane produttore televisivo che le fa una corte spietata e una vicina di casa dal misterioso passato – Gus dovrà affilare i coltelli e trovare una nuova ricetta per il successo. E forse anche per la vita.

Certo è stato carino seguire le vicende di questa signora ormai cinquantenne con una bella carriera (un lavoro che ogni foodblogger vorrebbe fare) e due figlie da seguire e comprendere, però l’ho trovato molto banale.

Quindi pensavo a cosa mi poteva aver dato questo libro, quando mi sono ricordata che avrei sicuramente potuto riproporre qualche ricetta in esso nominata.

Allora perchè non riproporre proprio il polpo che è il protagonista di pag. 154, quando la nostra Gus presenta il piatto che preparerà durante la trasmissione e, convinta che sarebbe sta l’halibut, trova un bel polpo!

Ma attenzione: pUlpo e non pOlpo, perchè alla fine la protagonista spagnola aprirà un ristorante con questo nome!

Io lo preparo così!

Ingredienti:

  • 1 Kg di polpo fresco pulito (il mio era addirittura 1 Kg e 300 g)
  • 1 cipolla bianca
  • 2 coste di sedano
  • 1 carota
  • 2 cucchiai di aceto
  • sale
  • prezzemolo
  • aglio
  • 5 patate medi lessate
  • olive nere
  • 1 falda di peperone giallo
  • 1 falda di peperone rosso


Preparazione:

Cominciamo a preparare il polpo.

La cosa migliore, soprattutto se il polpo è molto fresco, è quella di tenerlo almeno una notte nel congelatore. In questo modo le carni risulteranno più tenere.

Quindi una volta scongelato, mettere in una pentola (possibilmente a pressione) dell’acqua (circa due litri) con mezza cipolla pulita, la carota sbucciata, 1 costa di sedano e l’aceto. Posizionare la pentola sul fuoco e quando bolle, salare l’acqua e, tenendo il polpo per la testa, immergerlo per 4-5 volte nell’acqua bollente in modo che i tentacoli si arriccino, infine lasciarlo andare nella pentola e coprire.

Cuocere il polpo per circa 30 minuti in pentola a pressione, 1 ora nel modo tradizionale.

Passato questo tempo lasciare il polpo nell’acqua finchè non si sarà raffreddato, quindi metterlo su un tagliere e tagliarlo a pezzi della grandezza che si desidera.

Metterlo quindi in una ciotola e condirlo con olio, sale, sedano tagliato a rondelle, peperoni tagliati a strisce, prezzemolo e aglio tritati.

Tagliare le patate lesse grossolanamente e condire anch’esse con olio, sale, prezzemolo e aglio tritati e olive. Posizionarle su un piatto da portata e al centro mettere il polpo.

Con questa ricetta partecipo al contest di Grembiule e Presine: