Polpettone (di tonno) all’uso zingaro di Pellegrino Artusi protagonista di “Odore di chiuso” di Marco Malvaldi

La mia seconda passione: la lettura, soprattutto di gialli, thriller, polizieschi ecc. Marco Malvaldi è un giovane autore che ha già pubblicato tre romanzi molto simpatici ambientati nella provincia pisana e con protagonisti dei vecchietti frequentatori del Bar Lume, il cui proprietario spesso deve tenere a freno.

Questa volta Malvaldi si è cimentato in un giallo ambientato alla fine dell’800 a Bolgheri con protagonista nientepopòdimenoche Pellegrino Artusi, colui che con il suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” ha dato un ordine alla gastronomia italiana. Il nostro amico dunque si reca in un Castello invitato dal Barone Romualdo Bonaiuti. Durante il suo soggiorno avviene un omicidio e il Signor Artusi si troverà a sciogliere il bandolo della matassa e nel frattempo cercherà di carpire alla cuoca del Barone la ricetta del buonissimo polpettone al tonno assaggiato in quella stessa occasione!

Il polpettone all’uso zingaro lo ritroviamo dunque protagonista in vari momenti dello svolgimento della storia, ma Marco Malvaldi ce ne regala la ricetta proprio in fondo al libro!

Sarà per la simpatia che nutro per Marco Malvaldi, sarà per come viene descritto dall’autore Pellegrino Artusi, sarà per rendere omaggio a quest’ultimo o sarà semplicemente perchè mi è sembrato tutto sommato una ricetta fattibile, che mi è venuta una gran voglia di sperimentare la ricetta.

E, tra l’altro, ho appena scoperto che quest’anno ricorre il centenario dalla morte di questo personaggio, quindi potrà anche io dare il mio piccolo contributo!

Ingredienti (e mi attengo rigorosamente a quelli pubblicati nel romanzo):

    • 500 g di tonno sott’olio
    • 2 peperoni gialli
    • 300 g di pane del giorno avanti
    • 100 g di olive nere
    • 2 uova
    • 2 dl di latte
    • 3 cucchiaiate di olio
    • 20 g di burro
    • 40 g di pangrattato
    • 0,5 dl di panna della più fine
    • 3 costole di sedano lunghe un palmo
    • alcune foglioline di prezzemolo


Procedimento: (i miei commenti sono scritti in corsivo)

Avendo a disposizione olive taggiasche il piatto ne guadagnerebbe. Si, però vanno snocciolate e io invece in casa ho quelle nere già denocciolate!

Passare i peperoni sulla fiamma onde spellarli con facilità, soffregandoli nella carta gialla; mondarli, privarli dei semi e tagliarli a pezzetti. E qua il mio primo errore: ero sovrappensiero e ho tagliato i peperoni prima di arrostirli, ma ho rimediato mettendoli su una padella antiaderente infuocata.  Secondo me però, il metodo migliore per spellare i peperoni è quello di metterli in forno.

In una ampia padella, fare soffriggere il sedano a sottili fettine, e quando avrà preso il colore aggiungere il peperone e far cuocere il tempo di un saluto ad una bella dama.


Mettere nel frattempo il pane ad ammollare nel latte dopo avergli fatto alzare il bollore.

Aggiungere indi il tonno, dopo averlo sbriciolato con una forchetta, e lasciare che si ritiri. In successione, sempre girando, aggiungere olive snocciolate, il pane ammollato e strizzato, prezzemolo, sale e pepe. Lasciar quindi raffreddare.


In una ciotola riprendere il composto, intrìdendolo con le uova, e lavorandolo bene colle mani (un lavoraccio); poi legare con la detta panna.

Si unga quindi una teglia di rame stagnato e si spolverizzi con la metà del pangrattato e cuocerlo nel forno o nel forno da campagna. Ora, non saprei proprio dove trovarla una teglia di rame stagnato, per cui prendo una normalissima teglia da forno in ceramica.

Io l’ho cotto in forno a 200°C per 40 minuti.

mmmmm che profumino!

Questa dose potrà bastare per quattro persone; ed anche di più, se si accontentano.

Sicuramente Pellegrino Artusi si sarà rigirato nella tomba vedendo il mio secondogenito mangiare il suo polpettone intingendolo nel Ketchup!!!

E permettetemi un ringraziamento a Nicola per avermi montato un set fotografico dentro casa appena gli ho chiesto di fotografare il mio polpettone! Ma il risultato si vede!

Con questa ricetta partecipo al contest:

 

 

e al contest di Grembiule e Presine:

9 pensieri su “Polpettone (di tonno) all’uso zingaro di Pellegrino Artusi protagonista di “Odore di chiuso” di Marco Malvaldi

  1. CIAO cara che bello conoscerti mi piace come scrivi… questa ricetta è una favola, una ricetta di famiglia e buoni profumi! ti ringrazio di partecipare al mio contest e se ami la lettura allora di aspetto ancora… c’è tempo fino al 17 gennaio!!!! ti metto subito in lista, grazie e buona domenica!

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  2. Pingback: CONTEST: “UN LIBRO MI FA COMPAGNIA IN CUCINA” di Dolcipensieri « Dolcipensieri’s Weblog

  3. Grazie grazie grazie! Inserisco subito la ricetta (golosissima!!!) e penso anche che proverò a farla nel fine settimana, mi ingolosisce troppo!
    un abbraccio e in bocca al lupo!
    Anna

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  4. Polpettone (di tonno) all’uso zingaro di Pellegrino Artusi

    Non capisco una cosa nella lista degli ingredienti si legge: 40 g. di pangrattato e poi viene usato solamente 20 g…. Chissà perchè?

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