Pomodorini ripieni di carne

Pomodorini e carne_01

Ve lo avevo promesso: prima che l’estate finisca sarei tornata con una nuova ricetta con i pomodori, altrimenti non mi chiamo più Paneepomodoro!!!

E quindi, in extremis, ma eccomi. Infondo in questo periodo riusciamo ancora a trovare degli ottimi pomodorini che si prestano a meraviglia per questa ricetta, da gustare calda ma anche fredda (io li ho portati anche al mare), quasi un finger food a seconda dei pomodorini che userete. Io, per esempio, ho utilizzato dei Piccadilly che si mangiano in due bocconi, uno per le bocche più voraci!!!

Sono abbastanza veloci da preparare e potete congelarli e utilizzarli poi al momento semplicemente scaldandoli in forno.

Pomodorini e carne_02

Ingredienti per circa 50 pomodorini:

  • 300 g di carne di manzo macinata
  • 1 uovo
  • 50 g di parmigiano grattugiato
  • la scorza di un limone
  • una manciata di prezzemolo
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 pomodorini tipo Piccadilly
  • sale

Procedimento:

Tagliare la calotta a ogni pomodorino, svuotarlo dell’acqua e dei semi, salarlo leggermente internamente e metterlo a scolare a testa in giù per un’ora circa.

Preparare il ripieno mescolando la carne macinata con il formaggio, l’uovo, il prezzemolo e il sale. Amalgamare bene questo composto. Aggiungere anche la scorza di limone grattugiata. Mescolare ancora.

Riempire con questo composto ogni pomodorino e coprire ognuno con la calotta messa da parte.

Ungere con poco olio una teglia da forno e posizionare in piedi i pomodorini.

Infornare a 200°C per 20 minuti e, se necessario, a fine cottura accendere anche un po’ il grill per colorirli leggermente.

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Involtini di foglie di vite

Libano, Grecia (Dolmadakia Yialantzì o Dolmades), Romania (Sarmale in foi de vita)… insomma non c’è un paese natale vero e proprio per questi involtini, ma la zona è quella e se c’è un paese che vorrei tanto visitare quello è proprio la Grecia. Al momento, ahimè, questo non è possibile ed ecco che la cucina viene in mio aiuto anche in questi casi: assaggiare il cibo del paese dove vorremmo andare ci fa avvicinare un po’ più ad esso e se è un paese dove già siamo stati, i piatti tipici con i loro sapori ci riportano là con la mente e con il cuore. L’importante è avere a disposizione delle foglie di vite non trattate oppure recarsi in un negozio di prodotti bio o specializzato in prodotti esotici e troverete le foglie in barattolo. Se poi avrete la possibilità e questa ricetta sarà di vostro gradimento, potrete sempre farne una bella scorta da congelare. Consiglio comunque di raccogliere le foglie in primavera quando sono più tenere e non in autunno quando sono più coriacee. In pratica, non fate come ho fatto io! Gli involtini verranno buoni ugualmente, ma non tutti mangeranno… la foglia! Ingredienti:

  • 10-12 foglie di vite
  • 350 g di carne di manzo macinata
  • 200 g di riso
  • 2 piccole cipolle bionde
  • olio EVO Dante
  • una decina di foglioline di menta
  • 1 limone e mezzo
  • tsatziki (facoltativo)

Procedimento: Lavare le foglie di vite accuratamente. Mettere sul fuoco una pentola di acqua e quando bolle immergervi le foglie per 1 minuto, quindi scolarle e immergerle in acqua fredda. Scolarle nuovamente e stenderle su un canovaccio. Se occorre, tagliare loro i gambi. Tritare la cipolla con il coltello e metterla in una pentola con tre cucchiai di olio EVO Dante. Appena comincerà a rosolare aggiungete la carne macinata, mescolate bene e unite quindi anche il riso. Salare e cuocere per 4-5 minuti. Quindi spegnere il fuoco, sbriciolarvi sopra la menta e disporre un cucchiaio di questo preparato su ogni foglia di vite. Chiudere le foglie sopra il riso cominciando dai laterali e arrotolando l’involtino sulla parte superiore. Distribuire ogni involtino in una pentola dal fondo largo e dai bordi bassi facendo in modo che stiano stretti l’uno con l’altro. Ricoprire gli involtini con succo di limone e acqua. Posizionarvi sopra un piatto fondo girato a pancia in giù (questo servirà a tenere fermi gli involtini durante la cottura in modo che non si aprano) e chiudere con il coperchio della pentola. Cuocere per circa 50 minuti a fiamma bassa. La tradizione vuole che questi involtini siano serviti freddi e con accompagnamento dello tsatziki o dello yogurt greco. Noi abbiamo preferito mangiarli leggermente tiepidi.

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Con questa ricetta partecipo al contest di Divertirsi Mangiando:

Zucchine ripiene

Torno finalmente a prendermi cura del mio blog. Si, perchè sebbene io adori l’estate, la frenesia di questi giorni unita al caldo costante mi hanno tenuta lontana sia dalla mia cucina, sia dal mio pc ma soprattutto dalla mia amata creatura.

Torno dunque quest’oggi perchè Poppea (così chiamata la perturbazione di questi giorni) ci ha portato un po’ di refrigerio insieme ad un bel temporale e con questi mi è tornata la voglia di stare in cucina e di mangiare qualcosa di caldo, sebbene questo piatto si degusti anche freddo.

Gli zucchini ripieni sono un classico che mi ha insegnato a fare mia madre ed è davvero un piatto unico che soddisfa un po’ tutti i palati di casa.

Ingredienti:

  • 8 zucchine grandi
  • 300 g di macinato di manzo
  • prezzemolo
  • 2 spicchi di aglio
  • 40 g di parmigiano grattugiato
  • 1 panino
  • sale
  • olio EVO
  • 400 g di passata di pomodoro

 

Procedimento:

Lavare le zucchine. Togliere le estremità e scavarle con l’apposito attrezzo.

Preparare il ripieno mescolando il macinato con uno spicchio di aglio tritato, il parmigiano, un po’ di  prezzemolo tritato e il panino precedentemente ammollato in acqua e poi strizzato. Salare.

Riempire le zucchine.

In una pentola dai bordi bassi e piuttosto larga mettere l’altro spicchio di aglio sbucciato a rosolare con due cucchiai di olio EVO, quindi toglierlo e unire il prezzemolo tritato rimanente e il pomodoro passato (se lo si desidera anche un po’ di peperoncino tritato). Salare.

Appena il pomodoro comincerà a sobbollire, disporre nella pentola le zucchine, cercando poi di coprire ognuna con dei cucchiai di pomodoro. Coprire con il coperchio e proseguire la cottura per 30 minuti avendo cura di rigirare le zucchine di tanto in tanto.

Una volta cotte, lasciar riposare le zucchine 10-15 minuti, quindi tagliarle a rondelle e servirle!

 

Friggitielli ripieni

Ultimamente mi sono fatta prendere dalla mania delle riviste di cucina, mania dalla quale mi ero dovuta disintossicare anni fa causa spazio (eh si, perchè poi non riesco a buttarli via!). E quindi ho ricominciato a comprare tutti i mesi “La Cucina Italiana” (la mia preferita) e ultimamente anche “Alice”, che da poco tempo oltre ad essere un canale Sky dove si parla prettamente di cucina, è diventata anche una rivista dove gli chef della trasmissione illustrano le loro ricette.

Ed è proprio su quest’ultima rivista che ho trovato questa sfiziosissima ricetta di Sergio Maria Teutonico. Appena ho visto questi bellissimi peperoni ripieni in mezzo a tante pi classiche verdure, mi son detta che avrei dovuto assolutamente provarla, ma qualcuno ci aveva già pensato prima di me e per me è stata una conferma del fatto che non potevano essere che buoni, infatti Cle di Ma che Bontà, che seguo assiduamente, li aveva già messi nel piatto!

Ingredienti:

  • 12 grossi friggitielli
  • 100 g di carne di vitello macinata
  • 1  salsiccia
  • 50 g di cacioricotta (io l’ho sostituita con la stessa quantità di parmigiano)
  • 1 uovo
  • 1 scorzetta di arancia (io di limone)
  • 2 albicocche mature (facoltative, io non le avevo)
  • timo
  • maggiorana
  • olio EVO
  • sale

Procedimento:

Lavare e asciugare i friggitielli. Tagliare ad ognuno il peduncolo in modo da ricavare dei coperchietti. Svuotare i friggitielli dai semi. Versarvi all’interno poche gocce di olio. Incidere la punta dei friggitielli per evitare che durante la cottura si possano rompere.

Preparare il ripieno mescolando la carne macinata con la salsiccia spellata. Unire il formaggio, l’uovo, il timo, la maggiorana e il sale. Amalgamare bene questo composto. Aggiungere anche le albicocche tagliate a cubetti piccolissimi e la scorza di limone o arancia grattugiata. Mescolare ancora.

Farcire i friggitielli con il composto riempiendoli per tre quarti. Mettere il coperchio ad ognuno appuntandolo con uno stecchino.

Ungere con un filo d’olio una pirofila da forno e posizionare i friggitielli. Irrorare con altro poco olio e infornare a 160°C per circa 20 minuti, facendo attenzione a che non abbrustoliscano.

Sono buonissimi sia caldi che freddi.

 

 

 

Micropolpette

Io non amo friggere! L’ho detto altre volte, però alla fine finisco sempre per farlo almeno una volta alla settimana! Non ne posso proprio fare a meno, fosse solo per accontentare i bambini (eh, bella scusa!).

Queste polpette, poi, detto tra noi, sarebbero state buone anche cotte in un bel sughetto al pomodoro però, per dirla tutta, così sono insuperabili!!!

E poi vi racconto una cosa che non fa tanto chic, ma noi ci siamo divertiti un mondo a schiccerarle sul piatto come si fa con le biglie! Perchè piccolo, oltre a fare tanto finger, riempie di più gli occhi e… la pancia anche dei bambini!!!

E’ una ricetta classica: sono state rivisitate solo le sue dimensioni. Per i bambini sono state servite con delle patatine fritte, per noi adulti (che cercano sempre di fare un po’ di dieta) le abbiamo adagiate su di un letto di insalatina.

Ingredienti: 

  • 300 g di macinato di carne
  • 60 g di parmigiano
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 uovo
  • una manciata di prezzemolo
  • sale
  • olio per friggere
  • pane grattato

Procedimento: 

Per questa ricetta io ho utilizzato il Bimby per poter velocizzare, ma è possibile impastare in una ciotola, grattugiando il parmigiano a parte.

Se avete la fortuna di averlo potete tritare il parmigiano con l’aglio e il prezzemolo a Vel. 7 per pochi secondi. Si aggiunge il macinato, l’uovo e il sale e si mescola a Vel. 4-5 per 15 secondi.

Formare le polpettine e rotolarle nel pan grattato.

Scaldare l’olio e quando avrà raggiunto la giusta temperatura immergervi le polpettine e cuocerle fintanto che non cominceranno a colorirsi.

 

Il polpettone nel plumcake o il plumcake al polpettone?

Mi trovavo su facebook a chiacchierare con un po’ di foodblogger. Voglia di preparare cena ZERO e nel frigo poco o niente perchè in questi giorni che ha nevicato mi son guardata bene dall’uscire, anzi, in previsione di ciò avevo fatto un po’ di rifornimento! Avevo quindi da usare la carne macinata (che avevo comprato per fare il ragù) e così, tra un consiglio e l’altro è venuto fuori questo impasto! Ringrazio quindi Mariacristina di Pillole Culinarie, Monia de Il gusto del laboratorio magico e La Cucina di Federica per avermi dato dei buoni consigli. L’idea del plumcake però è tutta mia, perchè ad un certo punto ho visto che si stava facendo tardi e quindi ho versato tutto l’impasto che serviva per le polpette dentro allo stampo ed ho infornato.  Ingredienti:

  • 300 g di carne macinata
  • 1 uovo
  • mezza cipolla
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaio di pangrattato
  • 60 g di parmigiano reggiano

Preparazione: In una padella scaldare un po’ di olio e far soffriggere leggermente la cipolla tagliata finemente e il prezzemolo tritato. Unire il macinato, mescolare bene e salare. Inserire anche il passato di pomodoro. Far insaporire e cospargere col pangrattato.

Far raffreddare leggermente.

In una scodella sbattere l’uovo, aggiungere  il formaggio e mescolare bene.

Versarvi la carne e amalgamare bene gli ingredienti. Mettere il composto nello stampo da plumcake in silicone (o in altro precedemente oliato e infarinato) e cuocere in forno per circa 30 minuti a 180°C.

Servire con una salsa a base di vino bianco.

Pacchettini di verza

Tante volte vogliamo portare in tavola cose diverse (dalla solita “zuppa”) utilizzando magari ingredienti genuini e che fanno bene alla salute. Però non sempre è facile, soprattutto quando si hanno bambini piccoli che come vedono qualcosa di “verde” cominciano a rabbrividire e a far boccacce. E così non ci resta altro che dare un aspetto particolare alle nostre preparazioni.

Oggi avevo comprato questo cavolo verza e così mi sono cimentata nella preparazione di questi involtini, dandogli però un aspetto più simpatico: dei pacchettini! Ma che cosa ci sarà dentro questi pacchettini? Vediamo insieme la ricetta!

Ingredienti: 

  • 8-10 foglie di verza
  • 300 g di macinato
  • 30 g di parmigiano
  • 100 g di ricotta
  • 1 spicchio di aglio
  • prezzemolo
  • passata di pomodoro
  • olio EVO
  • 1 uovo

Preparazione: 

Lavare la verza e bollirla per qualche minuto in acqua salata (se si desidera bollire anche le foglie di verza non intere che si potranno mescolare all’impasto). Toglierle dall’acqua, farle sgocciolare e raffreddare.

Tritare  metà prezzemolo e unireil parmigiano grattugiato.

In una ciotola mescolare la carne con il parmigiano e il prezzemolo, l’uovo e la ricotta e gli eventuali avanzi di verza tritati col coltello. Salare.

Stendere delicatamente su di un piano di lavoro le foglie di verza e tagliare il torsolo.

Mettere al centro di ogni foglia un cucchiaio di impasto e chiudere a pacchettino fissandolo con il filo da cucina.

Tritare il restante prezzemolo insieme all’aglio e metterlo in una padella insieme a due cucchiai di olio. Far soffriggere leggermente e unire la passata di pomodoro. Salare e far cuocere per una decina di minuti, quindi adagiarvi i pacchettini e coprire.

Cuocere una ventina di minuti e poi servire ben caldi.

 

Il ragù che mi ha insegnato a fare nonna Pina

Ebbene si: il ragù! Sembrerà strano pubblicare questa ricetta, perchè si da per scontato che tutte noi lo sappiamo fare, ma proprio l’altro giorno mi son trovata a parlare con una mia amica che di casalinga ha davvero poco (anche se bisogna dire che si impegna molto) la quale mi chiedeva dei consigli su come prepararlo perchè, nonostante ormai sia sposata da alcuni anni, ancora non ci si era ancora mai cimentata!

Io sono rimasta un po’ sbalordita perchè in casa mia un buon barattolo di ragù (anche congelato) non manca mai: sempre utile per condire un buon piatto di pasta quando non si ha altro a disposizione, e i bambini adorano le tagliatelle, che in casa nostra si chiamano proprio “Le tagliatelle di nonna Pina” in quanto la loro nonna si chiama realmente Pina e il ragù è un suo insegnamento!

Si, perchè la mia mamma mi ha messo ai fornelli molto presto (e ora non posso far altro che ringraziarla). Ho cominciato con i dolci (coi quali non era facile bruciarsi), poi ho cominciato a tagliare verdure per fare i minestroni e, prima di arrivare a fare l’arrosto, mi sono cimentata nel ragù che serviva, tra l’altro, a condire le lasagne della domenica (anche le sfoglie di pasta ovviamente erano fatte a mano e stese ad asciugare su dei bastoni sospesi tra due sedie).

Certo a dire ragù si fa presto, ma in effetti lo si cominciava a preparare sin dall’estate quando ci riunivamo tutti e cominciavamo a tagliare, cuocere e passare i pomodori. Ma questa è un’altra storia.

Il ragù mi ricorda molto l’inverno perchè noi in cucina avevamo una grossa stufa a legna ed era su questa che venivano preparati i cibi che avevano bisogno di una lunga cottura, ed il ragù non era da meno.

Adesso, non avendo una stufa a legna, l’unica cosa che differenzia il mio ragù da quello di mia mamma è che io lo preparo in una deliziosa pentola di pietra (regalo di nozze) adatta a cotture molto lunghe come appunto ragù o stufati!


E quindi eccoci agli ingredienti!

Ingredienti:

  • 2 salsicce
  • 300 g di buon macinato
  • 1 barattolo di concentrato di pomodoro
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 spicchio di aglio
  • mezza cipolla
  • prezzemolo
  • 1 peperoncino
  • 1 costa di sedano
  • mezza carota
  • qualche foglia di basilico
  • 800 g di passata di pomodoro
  • olio EVO
  • sale q.b.

Procedimento:

Tritare gli odori (sedano, carota, aglio, prezzemolo, cipolla) aiutandosi con una mezzaluna o con un frullatore. Fare quindi soffriggere in abbondante olio.

Aggiungere la carne macinata e la salsiccia cercando di sbriciolarle grossolanamente con un mestolo di legno. Salare (io uso il sale grosso) e mescolare bene fino a quando non si sarà bene insaporita. Sfumare col vino bianco.

Quando quest’ultimo sarà evaporato, aggiungere il concentrato di pomodoro e mescolare. Quando il tutto si sarà ben amalgamato, versare la passata di pomodoro. A questo punto non resta altro che fare che… aspettare! Il tempo di cottura minimo è 2 ore, ma più lo si farà cuocere e più sarà saporito. L’importante è che sobbollisca appena.

 

 

Empanadas


La cucina straniera mi incuriosisce sempre molto (soprattutto quella latino americana) sebbene non sempre sia possibile praticarla per la scarsa reperibilità degli ingredienti, ma è sempre comunque possibile italianizzarla.

Questa ricetta viene dall’Argentina ed è mia cugina, originaria di questo splendido Paese,  a propormela. Gli ingredienti sono tutti di facile reperibilità anche se il tipo di sfoglia da me usata non è esattamente quella che utilizzano loro.

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia (ma può andare anche di pasta briseè o pasta al vino)
200 gr di carne macinata
2 cipolle
80 gr olive verdi snocciolate
2 uova sode
sale
olio EVO

Procedimento:

Mettere un po’ di olio in una padella e mettere a cuocere la cipolla tagliata a piccoli pezzi.
Dopo qualche minuto aggiungere la carne macinata e salare.
Cuocere per circa 10 minuti.
Tritare quindi questo composto insieme alle olive e alle uova.
Il tutto dovrà risultare piuttosto grossolano.
Stendere la pasta sfoglia e ritagliarne dei cerchi.
Mettere un po’ di composto al centro di ognuno di essi e richiudere a mezzaluna.
Schiacciare i lembi con i rebbi di una forchetta in modo che durante la cottura non si aprano.
Spennellare con uovo sbattuto e infornare a 200° per 15-20 minuti.