Mousse di pere allo zenzero con ricotta e alici

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Qualcuno una volta ha detto: “Non far sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere!” Non sapeva però quanto sono buone le acciughe con le pere!
Ancora una ricetta dal blog Poveri ma belli e buoni: sono stata contagiata dalla mania delle acciughe e vederle riproposte in tutti questi modi diversi mi ha entusiasmato!
Ve la ripropongo oggi perchè sarà uno dei piatti che metterò sulla mia tavola a Natale durante l’aperitivo… Si, perchè i programmi sono cambiati e anche quest’anno trascorreremo questa festa tra le calde mura domestiche, con le tradizioni che ormai sono entrate a far parte della nostra famiglia: preparemo il piatto con dolcetti e frutta secca per Babbo Natale (anche se ormai due terzi dei miei figli non credono più) e, la mattina ci alzeremo e scarteremo i doni che ci avrà lasciato dopo aver mangiato. Non mancherà la lettera che Babbo Natale lascerà ai miei figli con tante lodi e qualche ammonimento!
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Ingredienti per 4 porzioni finger food:

  • 1 grossa  pera abate
  • 120 gr di ricotta vaccina
  • 1 cucchiaino di polpa di zenzero grattugiata
  • una puntina di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
  • 1/2 cucchiaino di scorza grattugiata di limone
  • 8 acciughe fresche
  • 4-5 filetti di acciughe sott’olio
  • pangrattato
  • 1 cucchiaio di brandy o cognac
Procedimento:
Sbucciare la pera, tagliarla a tocchetti e cuocerla in un pentolino con il brandy, lo zucchero di canna, lo zenzero grattugiato e la cannella.  Appena le pere cominceranno a scaldarsi, sfumare col brandy. Far evaporare l’alcool e continuare a cuocere coperto e a fuoco dolce. Far raffreddare e frullare fino ad ottenere una mousse soda.
Lavorare la ricotta con le scorze di limone. Porre in frigorifero.
Pulire e sfilettare le acciughe mantenendo la codina. Ridurre in poltiglia le acciughe sott’olio, distribuirle sopra ai filetti di acciughe fresche distese su una placca da forno oliata o foderata con carta oleata, cospargere con pan grattato, irrorare con qualche goccia dell’olio di conserva delle acciughe. A questo punto potete decidere se arrotolare le acciughe fermandole con uno stecchino oppure passarle  così sotto il grill del forno a 180° per 5-6 min o finchè saranno ben dorate.
Preparare i bicchierini versando un po’ di mousse di pera a cucchiaiate, una piccola quenelle di ricotta al limone, e da ultimo posizionare le alici arrotolate lasciandole sospese sui bordi dei bicchierini (opzione che sceglierò la prossima volta) o tagliarle grossolanamente (cosa che nella fretta ho dimenticato di fare ma che è indispensabile per un finger food) e metterle sopra la ricotta.
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Minicheesecake di acciughe

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Cara Cristina (poveri ma belli e buoni) io non so trattenermi perchè questa ricetta è troppo bella, troppo buona, troppo stuzzichevole, troppo geniale e troppo finger perciò non posso aspettare oltre e devo pubblicarla! I tasti del pc fremono e non mi permettono di rimandare oltre. Tra l’altro trovo che sia perfetta da presentare la sera della Vigilia: non è un piatto tipico e si presta bene per ogni periodo dell’anno, ma trovo che sulla tavola vestita in rosso e oro ci stia particolarmente bene, soprattutto se portati in tavola con un bel piatto nero!

Un finger food dunque, molto originale e quasi come una ciliegia: uno tira l’altro. Io ho utilizzato una marmellata di arance, ma va benissimo quella di limoni, di melograno, pompelmo rosa, uva spina…. e tutte quelle che vi dice la vostra fantasia perchè il gusto di questo bocconcino varia proprio a seconda di quello che ci metterete sopra. A mio gusto posso solo dire che le più adatte sono quelle di agrumi e possibilmente senza zucchero per non esagerare col contrasto dolce/salato.

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La ricetta originale la trovate qui, troverete delle varianti nel biscotto.

Ingredienti per 4 persone:

  • 5 alici fresche pulite e sfilettate
  • 100 g di robiola
  • 2 foglie di salvia
  • un piccolo rametto di rosmarino
  • zeste di mezzo limone
  • succo di limone
  • vino bianco
  • olio
  • sale
  • 1 pacchetto di tuc o o di crackers
  • 20 g di burro
  • marmellata di limoni o di arance o di melograna Rigoni di Asiago

Procedimento:

Ungere appena una padella con olio EVO e porre sul fuoco. Appena l’olio è caldo adagiarvi le acciughe e cuocerle due minuti per parte spruzzandole con il limone, salarle leggermente e sfumarle col vino bianco. Appena l’alcool sarà evaporato, spegnere.

Tritare i tuc. Fondere il burro a bagnomaria o nel microonde. Tritare grossolanamente le acciughe sott’olio. Mescolare questi tre ingredienti fino ad amalgamarli omogeneamente.

Posizionare dei coppapasta delle forme e dimensioni che desiderate su di un piatto e dentro ad ognuno adagiare il composto appena ottenuto premendolo bene con un cucchiaino o con il dito. Alla fine dovrà rimanere uno strato di circa 5-6 mm.

Con il coltello tritare finemente le acciughe cotte in padella. Tritare anche la scorza di limone, la salvia e il rosmarino e mescolare il tutto con la robiola. Con questo composto formare un secondo strato all’interno dei coppapasta.

Posizionare i coppapasta in frigorifero per qualche ora. Prima di servirli, adagiare sopra ad ognuno la marmellata prescelta e sformarli togliendo i coppapasta con molta delicatezza.

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Risotto con acciughe, castagne e speck

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Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di incontrarmi con una foodblogger che da tempo ammiro, ma di cui non sapevo la provenienza. Ho piacevolmente scoperto che abitiamo a pochi km l’una dall’altra, e quando dico pochi intendo tre o quattro!!! Parlo di Cristina, titolare del blog Poveri ma belli e buoni dove si occupa di piatti a base di pesce azzurro e in particolar modo di acciughe e del blog Insalata mista dove troverete tutte le ricette che non possono entrare a far parte del primo blog!

Abbiamo fatto una bellissima chiacchierata sorseggiando tè e caffè ed ho scoperto un sacco di cose che non sapevo perchè Cristina è una persona che di buon cibo se ne intende, basta che visitiate i suoi blog per capirlo: tutte ricette innovative o classiche rielaborate o trasformate. Pochi ingredienti ma di qualità e ricercati e soprattutto, una fantasia che le invidio!

Alla fine mi ha fatto venire una gran voglia di… acciughe e di sperimentare un po’ di ricettine! Tra l’altro da febbraio ha aperto una raccolta proprio a base di questo ingrediente: un’acciuga al giorno…

Ecco che dunque, rientrata in casa dopo essere passata dalla pescheria, mi sono messa all’opera e ho voluto subito provare il risotto con alici castagne e speck dal momento che in casa avevo già gli altri ingredienti a disposizione.

Nessuna modifica a questa ricetta (solo le dosi per adattarla al numero di commensali) che è stata apprezzata da tutti: compreso il palato più difficile della famiglia avrebbe voluto fare il bis! Invece il più critico di casa, colui che mi spinge sempre a migliorare, ha voluto dire la sua pur leccandosi i baffi che non ha: secondo lui sarebbe da provare una versione con le alici fritte, per dare al palato una parte croccante in contrasto con il morbido della castagna. Da provare la prossima volta! Chissà… tu Cristina che mi dici?

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Ingredienti per 4 persone:

  • 280 g di riso carnaroli
  • 5-6 fette sottili di speck dell’Alto Adige
  • mezzo scalogno
  • 1 litro e mezzo circa di brodo vegetale
  • 200-250 g di alici pulite e sfilettate
  • 150-200 g di castagne
  • mezzo bicchiere di buon vin santo
  • una manciata di semi di finocchio
  • olio EVO e burro
  • sale

Procedimento:

Lessare le castagne in abbondante acqua salata insieme ad un cucchiaio raso di semi di finocchio. Quando saranno cotte, spellarle e tritarle grossolanamente con un coltello.

Tritare lo scalogno e metterlo in una pentola dai bordi bassi e piuttosto ampia insieme a due cucchiai di olio EVO e un pizzico di semi di finocchio. Unire lo speck tagliato a striscioline appena l’olio è caldo. Far rosolare leggermente, quindi aggiungere il riso. Farlo tostare e sfumarlo col vin santo. (Io non avevo il finocchietto selvatico in casa perciò non l’ho messo).

Proseguire la cottura aggiungendo poco per volta il brodo vegetale caldo e salare.

Poco prima del termine della cottura aggiungere i filetti di alici tagliati a trancetti e le castagne.

Ultimare la cottura, quindi spegnere il fuoco, aggiungere una noce di burro, coprire e far riposare un paio di minuti prima di servire.

La ricetta originale la trovate qui

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Minisavarin salati con marmellata e alici

Qualche giorno fa mi sono arrivati i prodotti ordinati su “Cucina in Casa” acquistati utilizzando il premio vinto col contest di Giallo Zafferano in collaborazione con Philadelphia.

Ero felice come una Pasqua scartando il pacco e, tra i prodotti che attendevo di più, c’era lo stampo per minisavarin della Silikomart perchè ero curiosissima di provare a fare la ricetta di Luca Montersino letta sul numero di giugno di Alice.

Ho dovuto riadattare un po’ le dosi e ridurle di… un quarto!!! Beh, il mio stampo è davvero piccolo ed è per soli 18 savarin, ho dovuto infatti utilizzare anche uno stampo per mini babà e, nonostante tutto un po’ di impasto è avanzato ugualmente: che ci posso fare io se non devo sfamare un esercito?

Alla fine l’impasto non si lavorava molto bene perchè era molto appiccicoso e ho dovuto riempire gli stampi aiutandomi con un cucchiaio, ma i savarin erano davvero buoni. Io ho preferito riempirli con marmellata di arance amare e filettini di alice. Un figurone!

Lo so che è presto per pensare già al Natale, ma trovo che questi deliziosi finger food starebbero benissimo sulla nostra tavola rossa!

Ingredienti per i savarin:

Ingredienti per la bagna:

  • 300 g di latte intero
  • 150 g di crema di latte
  • 25 g di pecorino grattugiato
  • 15 g di parmigiano reggiano
  • 1 pizzico di sale
  • pepe dei Piacere Tec-Al
  • Noce moscata

Ingredienti per la farcitura:

Procedimento:

Per questo impasto l’ideale sarebbe avere una planetaria. Io, non avendola, ho impastato nel Bimby, altrimenti potete impastare a mano, l’importante è che procediate inserendo gli ingredienti nel giusto ordine.

Inserite nel Bimby la farina, il miele, il lievito di birra e metà uova. Amalgamate il tutto a vel. 3 per circa 30 sec., aumentare la velocità a 5 e aggiungete le restanti uova, poco per volta. Impastare a velocità sostenuta. Se l’impasto vi sembra troppo appiccicoso aggiungete ancora un poco di farina. Quindi cominciate ad unire il burro poco per volta, poi il pecorino grattugiato, il pepe, la noce moscata e il sale. Trasferite l’impasto su un piano di lavoro e lavoratelo a mano per un paio di minuti. Alla fine questo impasto sarà piuttosto appiccicoso, ma ben incordato. Lasciatelo riposare per una ventina di minuti, quindi ricavate delle palline da inserire negli stampi dei minisavarin che lascerete lievitare fino al raddoppio ad una temperatura di circa 30°C (es. nel forno). Quando saranno raddoppiati cuoceteli in forno a 200°C per 10 minuti.

Preparate la bagna: mescolate il latte con la crema di latte e mettete sul fuoco insieme al pecorino, al parmigiano, la noce moscata, il pepe e il sale. Cuocete finchè i formaggi non si saranno ben sciolti, quindi immergete in questa bagna i vostri savarin finchè non si saranno ben impregnati.

Riempire il buco dei savarin con la marmellata di pompelmo rosa Rigoni di Asiago e terminate con un alice sott’olio arrotolata.

Con questa ricetta partecipo al contest di Rigoni di Asiago:

 

e al contest de “L’Emporio 21” in collaborazione con “Il Mercato del Gusto”:

Spaghetti alle acciughe e pomodorini

Chi l’ha detto che le alici sono il pesce dei poveri? Forse un tempo perchè adesso non è più tanto vero! Però in queste settimane c’è una buonissima offerta nel supermercato dove mi servo in genere: € 3,90 al Kg! Mica male! E così ci togliamo la voglia per un po’. Dopo averle mangiate fritte qui, alla povera qui e nella torta con le patate qui, oggi le mettiamo anche nella pasta, e non si parla di una pasta qualsiasi ma degli spaghetti trafilati in oro Verrigni.

L’incontro tra questi spaghetti e le acciughe crea un connubio perfetto.

Ingredienti:

Procedimento:

Pulire le alici togliendo la testa, la lisca e le anteriora e aprendole a libro.

Lavare i pomodorini e tagliarli in quattro spicchi.

In una pentola mettere a soffriggere l’aglio tritato e il peperoncino. Appena cominciano a colorirsi unire i pomodorini. Cuocere 4-5 minuti, quindi aggiungere anche le alici.

Quando le alici cominceranno a disfarsi, sfumare col vino bianco. Farlo evaporare. Salare.

Nel frattempo cuocere gli spaghetti al dente, scolarli e condirli col sughetto di alici.

Impiattare. Cospargere col prezzemolo e il pepe tritati e irrorare con l’olio.

Risottino nero al profumo di pompelmo

 

Questo è uno di quei piatti che è meglio non servire al nostro partner per una serata romantica onde evitare di trasformarla in una cena comica! Che poi tutto sommato potrebbe anche rientrare tra i piatti afrodisiaci, ma attenzione a non sorridere troppo!

Resta comunque il fatto che questo rimane uno dei miei risotti preferiti anche se, lo ammetto, sono totalmente incapace di pulire una seppia e tutte le volte devo fare gli occhi dolci al pescivendolo per convincerlo a fare lui questa operazione onde evitare di torturare un pesce già morto!

Ingredienti: 

  • 300 g di riso Vialone Nano
  • 1 seppia con la sacca del nero
  • 1 pompelmo (scorza e succo)
  • cipolla
  • prezzemolo
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 3 filetti di alici in salsa piccante Rizzoli Emanuelli
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 750 g di brodo di pesce
  • olio EVO
  • sale

Procedimento:

Tagliare la seppia a listarelle molto piccole. Tritare una cipolla e metterla a rosolare con due cucchiai di olio EVO in una pentola piuttosto larga e coi bordi bassi.

Aggiungere le seppie.

Sfumare col vino bianco.

Far restringere il sughetto, quindi unire le alici in salsa piccante Rizzoli-Emanuelli e il concentrato di pomodoro. Amalgamare bene il tutto.

Versare il riso e farlo tostare insieme alle seppie, quindi sfumare col succo di mezzo pompelmo.

Coprire con il brodo bollente e cuocere il tutto per circa 20 minuti ancora. Versarvi ancora brodo caldo ogni volta che lo riterrete necessario.

Pochi minuti prima di spegnere, rompete la sacca di inchiostro in una tazzina e allungatela con poco poco brodo. Mescolatela e versatela sul riso.

Mescolare bene e portare a fine cottura.

Impiattare, spolverizzando con prezzemolo e scorza di pompelmo tritati.

 

 

Insalatina per mettersi un po’ a regime

Ebbene si! E’ giunto anche qua il momento di riguardare un po’ la dieta altrimenti col cavolo che ci metteremo il costume!

E così oggi, pur non essendo una grande amante di insalate (soprattutto se devo lavarle), mi sono dovuta piegare! Beh, per la verità dentro ci ho messo di tutto di più e alla fine ne è venuta fuori una cosa davvero saporita!

Insomma, se pò fà!!!

Ingredienti:

  • Insalata mista (songino, valeriana, radicchio…)
  • ravanelli
  • alici in salsa piccante Rizzoli
  • feta
  • noci
  • pane cubettato o crostini pronti
  • olio
  • sale
  • aceto

Procedimento:

Se non avete insalata già pronta e lavata, procedete come di consueto per lavarla.

In una padella mettete un cucchiaio di olio EVO, scaldatelo e mettetevi il pane a rosolare finchè non diventa croccante.

Per le insalate non ho indicato le quantità perchè sono a gusto di ognuno.

Mettete tutti gli ingredienti in una bella scodella (io ho utilizzato quella Fantasia della Tupperware) e condite all’ultimo momento con olio, sale e aceto.

 

Mangia e Bevi alla fragola con crostini per l’aperitivo di Pasqua

 

Questa Pasqua abbiamo dovuto un po’ improvvisare perchè inizialmente dovevamo essere a casa dei miei, poi, per vari motivi, all’ultimo momento abbiamo deciso che ci saremmo trasferiti tutti a casa nostra.

Fortuna che mia madre aveva già preparato tutto e a me non è restato che pensare all’aperitivo.

In casa avevo delle belle fragole e così mi è venuto in mente che da qualche parte avevo letto una ricetta per preparare questo cocktail. Per la verità non ricordavo bene nè le dosi, nè tutti gli ingredienti e così non mi è restato che improvvisare. Fortunatamente è stato apprezzato e anche molto!

Per accompagnare questo cocktail ho deciso di preparare dei crostini e di inaugurare così anche la mia collaborazione con la ditta Rizzoli che mi ha inviato delle saporitissime acciughe in salsa piccante e che ben si prestavano per la preparazione di questi snack.

Ingredienti per il cocktail: 

  • 10 fragole
  • 1 cucchiaio abbondante di zucchero
  • 1 tazzina di gin
  • il succo di 1 lime
  • ghiaccio
  • prosecco

Procedimento:

Nel mio magico Turbo Chef della Tupperware ho tritato le fragole. Ho spremuto il lime nello SpremiaAgrumi Fantasia. Ho messo entrambi nel Magic Mixer, ho aggiunto lo zucchero, il gin e il ghiaccio tritato. Ho agitato energicamente il Magic Mixer tenendo fermo il tappo.

Ho diviso questa preparazione in quattro coppe da champagne e ho finito di riempire i bicchieri con il prosecco.

Ingredienti per i crostini:

  • 8 fette di pane casereccio
  • mascarpone
  • una decina di gherigli di noce
  • alici in salsa piccante Rizzoli
  • capperi dissalati

Procedimento:

Tritare le noci con Turbo Chef Tupperware.

Tagliare il pane in modo da ottenere dei piccoli rettangoli e tostarli in forno o su una gratella.

Spalmare su ogni crostino uno strato di mascarpone.

In metà crostini distribuirvi le noci tritate.

Nell’altra metà adagiare su ognuno un filetto di alice in salsa piccante e un cappero.

Con questa ricetta partecipo al contest di Il mio amore in cucina:

 

e al contest di Cucina, Libri e Gatti:

 

Bruschetta mon amour

…ma solo se si utilizza il pane giusto perchè  sarà capitato a tutti di mangiare al ristorante quelle tristi pseudo-bruschette fatte con pseudo-baguette francese.

No, no! Dobbiamo dire no a tutto ciò!!!

E vi assicuro che la bruschetta fatta con un buon pane casereccio (noi in Toscana usiamo quello senza sale), magari non troppo fresco, è tutta un’altra cosa a patto che venga preparata al momento.

Possiamo condirla con un’infinità di ingredienti diversi, ma la classica col pomodoro rimane sempre la più buona e la più gradita da tutti: adulti e bambini.

Quest’oggi però ho voluto strafare e ci ho aggiunto anche un filettino di alice sott’olio e una fettina di mozzarella, dopo averci strusciato sopra un pomodorino.

Il procedimento? Dopo aver tagliato il pane del giusto spessore, l’ho fatto bruscare sull’apposita grata sul fuoco della cucina (certo che chi ha un caminetto è avvantaggiato!), l’ho condita e l’ho ripassata in sotto il grill del forno finchè la mozzarella non si è sciolta!

Et voilà:

Alicette fritte in agrodolce

  Una ricettina veloce, semplice e simpatica! L’unica parte un po’ più noiosa è pulire le alici, ma si può sempre trovare “qualcuno” disposto a fare questo ingrato  lavoro! L’alice o acciuga appartiene alla famiglia dei pesci azzurri, ricchi di acidi grassi omega-3. E’ tra i pesci più versatili in cucina perchè si presta ad una infinità di ricette: oltre a poterla mangiare cruda (es. in tartare), viene utilizzata sott’olio sulla pizza, in numerose salse, per la pasta, alla povera con le acciughe. Viene inoltre conservata sotto sale. Queste ultime vengono utilizzate per esempio per la preparazione della Bagna Caoda, tipico piatto piemontese che richiede anche l’utilizzo di molto aglio! Io ho deciso di preparare questo antipastino sfizioso! Erano giorni che ci pensavo, purtroppo però, a causa del maltempo, non si riuscivano a trovare sui banchi dei pescivendoli! Oggi finalmente sono riuscita a reperirne un po’ nella mia pescheria di fiducia. Ingredienti:

  • 200 g di alici fresche
  • farina
  • mezzo litro di olio di semi per friggere
  • mezzo bicchiere di miele di castagno
  • mezzo bicchiere di aceto di vino rosso (o aceto balsamico)
  • 1 peperoncino
  • sale

Procedimento:  In un pentolino mettere il miele, l’aceto e il peperoncino, scaldare in modo da far amalgamare bene gli ingredienti e facendo evaporare  l’aceto. Pulire le alici, aprendole a libro e disliscandole, ma lasciando uniti i filetti per la coda. Salarle, passarle nella farina e friggerle nell’olio caldo finchè non si saranno colorite. Adagiare le alici su di un piatto da portata e servirle calde accompagnate dalla salsina al miele. Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Poveri ma Belli e Buoni: