Parmigiana monoporzione

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Per chi non avesse letto i post pubblicati lo scorso anno, lo ripeto qua: IO ODIO LE MELANZANE!!! Vi giuro che mi sono impegnata: ho provato ad assaggiarle e cucinarle in tutti i modi, ma è un ortaggio che proprio non vuole entrare nelle mie grazie! Negli anni, soprattutto dopo essere diventata foodblogger, ho imparato ad essere meno schizzinosa, ad assaggiare tutto e anche ad apprezzare molti alimenti che prima non mi piacevano. Le melanzane al momento risultano essere il mio grave handicap perchè da questo periodo dell’anno fino ad autunno inoltrato comincerò a vedere sul web ed in tv le più variopinte ricette con questo ortaggio e io mi mangerò le mani perchè so già che non le sperimenterò a causa della mia avversione! Si, perchè quando un alimento non piace, è difficile anche cucinarlo come si deve.

Però, quando una cara amica viene a trovarti e ti fa dono dei frutti dell’orto del padre, come si fa a rifiutare? Di buttare via proprio non se ne parla, e così, visto che comunque il marito adora le melanzane, visto che comunque è lunedì e io devo, e soprattutto VOGLIO pubblicare il post per la rubrica del “lunedì senza carne” ho deciso che avrei fatto un classico per eccellenza per quanto riguarda le melanzane, cercando però di renderlo più leggero, meno elaborato e più veloce, ma sempre molto saporito. In questa versione monoporzione a me piace presentarlo come antipasto. Una ricetta che certo ci ricorda l’estate che tanto aspettiamo. Quest’anno si sta facendo attendere, ma i primi caldi sono già cominciati ed io ho già provveduto a togliere i piumini pesanti dai letti e a sostituirli con quelli leggeri. Solo questo pensiero a me fa stare allegra. E’ un lento risveglio ma sempre piacevole! Del resto lo scorso anno abbiamo tutti sofferto per la siccità ed è quindi meglio che continui a piovere un po’ adesso piuttosto che lasciare a secco i nostri campi! Voi che ne pensate?

Per tornare al “Lunedì senza carne”, dopo oramai quattro settimane, posso ben dire che questa esperienza mi ha accresciuto notevolmente, portandomi a leggere e a documentarmi sempre più. Per quanto mi riguarda, per la mia famiglia ormai non si parla più di lunedì, anzi, potrei adesso proporre un nuovo libro: “Il mercoledì e il sabato con la carne”, si perchè ormai acquisto carne o pesce non più di due-tre volte a settimana e sto sempre molto attenta alla qualità. E’ stato un cambiamento naturale, che finora non ha comportato sacrifici, ma che anzi ci ha portato a scoprire nuovi ingredienti. Mi ripeto, ma penso che non sia mai abbastanza farlo, è una scelta che tutti noi dovremmo fare per il nostro bene, per quello del pianeta e per quello degli animali. Non si chiede di diventare vegetariani, ma di ridurre il consumo di carne. Tra l’altro, mi sto accorgendo, che anche il mio portafoglio ci sta guadagnando.

Permettetemi di fare solo una piccola riflessione (provocazione) a questo punto, che potrete pure criticare o commentare come meglio credete o che può essere solamente uno spunto di riflessione, ma l’altro giorno sono stata al negozio bio dove mi rifornisco e la titolare mi ha raccontato che i loro prodotti freschi sono tutti biologici e che è il meglio che c’è sul mercato mondiale, quindi spesso sono prodotti che vengono importati o che comunque arrivano da posti lontani. Ecco, a questo punto mi sono chiesta il senso di tutto ciò: che senso ha acquistare un ananas che viene dall’Ecuador perchè bio? Allora non è meglio farne a meno e comprare magari delle arance a km 0 anche se non sono bio?

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Ingredienti per 6 persone:

  • 1 melanzana tonda
  • 1 barattolo di passata di pomodoro (io ho utilizzato quella al basilico di Mediterranea Belfiore)
  • 1 mozzarella fiordilatte
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
  • pecorino romano
  • basilico

Procedimento:

Lavare la melanzana e tagliarla a fette. Salarle e lasciarle per un’ora dentro uno scolapasta per fargli perdere l’eventuale acqua di vegetazione. Mettere sul fuoco una gratella antiaderente dal fondo spesso e quando sarà molto calda, posizionarvi sopra le fette di melanzane. Arrostirle per pochi minuti da entrambi i lati.

In una pirofila da forno formare le nostre parmigiane alternando le melanzane con la passata di pomodoro (che andrà precedentemente condita con sale e olio), il pecorino grattugiato e le fette di mozzarella. Terminare con il basilico sopra la mozzarella e spolverare con del pepe tritato al momento. Un filo di olio per completare.

Infornare a 200° C fintanto che la mozzarella non si sarà squagliata e il tutto comincerà a prendere colore.

Servire caldo.

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27 pensieri su “Parmigiana monoporzione

  1. La parmigiana di melanzane è una delle cose più buone che c’è, anche se noi usiamo farla con le melanzane lunghe e le friggiamo invece di arrostirle. Ad ogni modo questa, così come ogni altra cosa presente su questo blog, mia cara foodblogger dalle manine fatate, sembra strepitosa!!

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  2. ciao questa la voglio provare, a differenza di te amo anzi adoro la parmigiana ma friggendo le melanzane non sono proprio l’ideale per me perciò la evito ma con questa tua ricetta credo che potrò mangiarmela spesso 🙂 brava

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  3. Meravigliosa, nemmeno io vado pazza per le melanzane ma la parmigiana!!! Rispondo alla tua “provocazione” e ti lascio il mio pensiero. Secondo me comprare un ananas bio o no ma dal giusto paese di provenienza, è quello che conta, se è bio tanto meglio. valorizzare il commercio dei paesi più poveri e favorirlo mi sembra molto sensato, se è bio tanto meglio! Comprare alimenti a km 0 magari a due passi dalla statale o dall’aereoporto avranno accumulato tante tossine che i pesticidi a quel punto forse sono serviti per proteggerle dallo smog più che dagli insetti :-))
    La finisco qui perchè se no faccio un papiro! Comunque troppo complimenti per il piatto e per la tua rubrica che mi piace tantissimo! 😀

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  4. Mi ero messa a scriverti un papiro mentre facevo altro e ho perso tutto quello che ho scritto 😦 Faccio un sunto: sono d’accordo con te su tutto ciò che hai detto, a parte sul tuo disappunto sulle melanzane (che io invece adoro).
    Sulle questione “biologico” o “kilometro zero non biologico” sono ancora perplessa. Odio questo termine (biologico), almeno quanto tu non sopporti le melanzane.Non mi arrendo al fatto che frutta e verdura (soprattutto) debbano essere “biologici” per essere venuti su come Madre Natura comanda. Cosa faccio quindi? Mi affido, quando possibile, ai piccoli agricoltori e spero che coltivino la loro terra meglio di come farebbe una grande industria. So che non è sempre così, a volte anche in buona fede.Che argomento complicato. Comunque la frutta che arriva da “chissadove” non la compro. Quella proprio no.
    Bella l’iniziativa del “meat free monday”, l’ho conosciuta dal tuo blog e mi sono un po’ informata. Anche io oramai, oltre al monday, ne ho aggiunti molti altri di giorni…ma molti ancora non ne vogliono sentir parlare…
    A presto!
    P.S Che belle foto!

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    • Nel nostro giardino abbiamo piantato alcuni alberi da frutta nella speranza di poter mangiare frutta non trattata, il problema è che dopo il primo anno ci siamo resi conto che se non mettevamo alcune medicine non avremmo proprio mangiato frutta. Credo che in alcuni casi sia proprio inevitabile, però ci dobbiamo affidare a negozianti di fiducia che vendano alimenti certificati e che quindi la maggiorazione sul prezzo sia giustificata.
      Aggiungiti anche tu al “meat free monday”!

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