Torta cioccopere di Marco Bianchi

Cioccopere vegan_02

Da quando sono tornata a vivere con mia madre, anche la televisione è tornata nella mia vita: prima difficilmente l’accendevo essendo un’amante del silenzio, adesso invece è praticamente sempre accesa e, fortuna, che oltre a qualche odiosissimo format televisivo e qualche necessario telegiornale, ogni tanto capita di vedere qualche trasmissione dedicata al cibo. So già che ora qualcuno avrà da ridire che “La Prova del Cuoco” non è il non plus ultra delle trasmissioni dedicate alla cucina e che qualcuno invece osanna la Clerici, io invece mi limito ad osservare e a prendere qualche buono spunto qua e là, soprattutto da quest’anno che anche Marco Bianchi fa parte della squadra. Sapete che la cucina vegana, vegetariana o comunque salutista mi interessa molto e quando ho visto questa torta ho pensato che faceva proprio al caso mio perchè i miei figli l’avrebbero adorata per tutto il cioccolato presente e io non avrei dovuto dire loro che non contiene uova, burro ecc. ma anzi tutti ingredienti fondamentali per la nostra salute, compreso il cioccolato!!! Si fanno già abbastanza male da soli comprando merendine e succhi di frutta che ogni tanto bisogna che intervengo in maniera adeguata!

Questa torta Marco Bianchi l’ha preparata il giorno del suo compleanno e ora capisco perchè. Certo non è il caso di ricoprirla di panna montata, ma perchè non dividerla a metà, riempirla di marmellata e magari glassarla con altro cioccolato? Sarà la vostra sacher vegan!

Io invece ho applicato piccole varianti, diminuendo di 50 g il cioccolato fondente, utilizzando delle pere non sciroppate, motivo che mi ha portato anche ad aumentare lo zucchero di 30 g e diminuendo la cottura: 40 minuti sono sufficienti, almeno nel mio forno, 1 ora sarebbe stato troppo. E poi, non me ne voglia Marco, per esigenze fotografiche e solo per quelle, ho spolverizzato leggermente di zucchero a velo la torta.

Cioccopere vegan_01

Ingredienti per uno stampo di 24 cm di diametro:

  • 250 g di farina integrale
  • 80 g di mandorle tritate
  • 100 g di zucchero di canna (io ho utilizzato Moscobado)
  • 90 g di amido di frumento (frumina)
  • 1 bustina di lievito
  • 300 g di cioccolato amaro al 70%
  • 600 ml di latte di mandorle
  • 2 pere

Procedimento:

In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi: farina, lievito, zucchero, frumina e mandorle tritate. Versare 1/4 di latte di mandorla.

Nel frattempo mettere a sciogliere il cioccolato tagliato a pezzetti in un pentolino sul fuoco insieme a 3/4 del latte di mandorla fino a completo scioglimento. Mescolare bene. Versare nella ciotola e mescolare molto bene. Sbucciare e tagliare a piccoli pezzi anche le pere. Unire anch’esse al resto e mescolare ancora.

Ricoprire uno stampo da dolci con della carta forno bagnata e strizzata e versarvi il composto. Cuocere in forno a 190°-200°C per circa 40 minuti. La prova stecchino è sempre valida anche se Marco ci dice che questo dolce è ancora più buono se all’interno rimane umido.

Niente da invidiare a quella tradizionale!

Ciambelline alla birra allo zafferano e gocce di cioccolato

Ciambelline alla birra_01

Quando si dice che gli eventi accadono sempre al momento giusto e nel posto giusto… Proprio ieri, navigando tra i vari foodblog che seguo regolarmente, ho trovato le ciambelline alla birra di Idee in tavola. Nel mentre leggevo la ricetta è arrivato mio marito lamentandosi che la birra allo zafferano che aveva in fermentazione non gli ha dato i risultati sperati e quindi me l’ha offerta per le mie preparazioni culinarie. Beh, mi è bastato fare 1+1 (in questo caso) e ne è risultata un’equazione perfetta: ciambelline alla birra allo zafferano con gocce di cioccolato.

Fragranti e golosissime, non contengono burro, nè uova, nè lievito, sono dunque ideali per i vegani e per gli intolleranti al lattosio. Una versione al vino di queste ciambelline le avevamo già provate qui un po’ di tempo fa e, devo dire, sarebbe difficile scegliere quali sono più buone tra le due!

Ciambelline alla birra_04

Ingredienti per circa 12 ciambelline:

  • 120 g di farina 00
  • 80 g di farina integrale
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 80 g di zucchero di canna
  • 80 g di gocce di cioccolato
  • 70 g di birra
  • 50 g di olio EVO Dante

Procedimento:

In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi (farine, zucchero, bicarbonato e gocce di cioccolato), unire quindi gli altri ingredienti e mescolare da prima con un mestolo di legno, quindi impastare brevemente a mano. Fare una palla con l’impasto e coprirla con della pellicola trasparente. Lasciar riposare in frigo per 15-20 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, dividere l’impasto in 12 palline e rollare ognuna fino a formare dei bastoncini lunghi 15-18 cm che andrete a chiudere per formare la ciambellina.

In un piatto mettere dello zucchero di canna e adagiarvi ogni ciambellina per farlo aderire ad essa.

Posizionare le ciambelline su della carta da forno stesa sopra la griglia.

Infornare a 180° per circa 15 minuti. Sembreranno morbidi, ma appena si raffredderanno cambieranno consistenza e si asciugheranno.

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Con questa ricetta partecipo al contest di Cake Therapy:

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e al contest di About Food:

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Testaroli trifolati in umido di baccalà

Foto di Stefano Paperini

Quest’oggi mentre preparavo il piatto che fra poco vi illustrerò una forte tromba d’aria si è abbattuta nel mio paese: sono stati divelti alberi, distrutti tetti di case, e rotte auto. Sono bastati davvero pochi minuti per creare un vero disastro. Ancora una volta la natura ci ha dimostrato la sua forza incontrollabile e possiamo solo ritenerci fortunati perchè non ci sono stati danni a persone: il bilancio sarebbe potuto essere davvero tragico.

Foto di Antonio Ficai

Foto di Antonio Ficai

Foto di Stefano Santini

A pochi metri in linea d’aria da dove si stava scatenando il pandemonio io ero ignara di tutto e stavo preparando il pranzo per la mia famiglia nella mia cucina, soddisfatta anche del buon lavoro che stava uscendo fuori. Solo dopo pranzo ho ricevuto la telefonata di un’amica che mi chiedeva se stavo bene e se mi ero accorta di niente! E’ in questi momenti che facebook è un grande alleato: ho acceso il pc e ho cominciato a realizzare cosa era successo vedendo le foto che venivano postate.

Un vero cataclisma che ha colpito anche le case di alcune mie amiche. Sono felice di dire però che il nostro Comune è sempre molto presente in queste situazioni e si è subito attivato per ripristinare il più possibile la situazione e aiutare le persone in difficoltà insieme ai Vigili del Fuoco, la Pubblica Assistenza, i Vigili urbani e i Carabinieri. A tutti loro va un sentito ringraziamento.

Speriamo solo che ora il tempo migliori e che si possa lavorare per far si che le persone possano rientrare al più presto nelle loro case, che penso sia la cosa più urgente.

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Ho attinto questa ricetta dal numero di novembre di “La Cucina Italiana”, una ricetta che mi ha colpito immediatamente perchè mio marito adora i testaroli, che è solito mangiare quando per lavoro si trova a Pontremoli. Si parla infatti di un primo piatto tipico della Lunigiana che viene in genere condito con il pesto.

Per la verità fin’oggi non mi erano piaciuti molto le poche volte che li ho assaggiati, ma… si sa, quando una cosa te la fai da sola ha tutto un altro sapore! E in effetti, il sapore è decisamente diverso se accompagnati da questo umido di baccalà. E poi devo dire che è davvero facile prepararli… non lo avrei mai immaginato. Per il baccalà invece occorre ovviamente organizzarsi giorni prima perchè va tenuto in ammollo per togliere il sale.

Ingredienti per 6 persone:

  • 650 g di baccalà ammollato
  • 400 g di farina integrale di grano tenero
  • 300 g di latte
  • mezza cipolla
  • 1 porro
  • 2 carote
  • 1 costa di sedano
  • prezzemolo
  • 2 spicchi di aglio
  • 3 foglie di alloro
  • burro
  • olio EVO Dante
  • sale

Procedimento:

Mescolare con una frusta la farina con un pizzico di sale e 700 g di acqua calda, ottenendo una pastella che dovrà riposare un’ora.

Mondare intanto le carote, il sedano, il porro e la cipolla. Tagliare il tutto grossolanamente lasciando da parte metà cipolla.

In un tegame mettere la cipolla rimasta con uno spicchio di aglio tritato, l’alloro, e 70 g di olio EVO Dante. Quando comincia a soffriggere, unire il baccalà appoggiandolo sul lato della pelle. Coprire e lasciar cuocere nel suo liquido per 18-20 minuti. Quindi spellarlo e sfilacciarlo e rimetterlo nel tegame col suo fondo di cottura.

Rosolare gli ortaggi tritati in una casseruola con una noce di burro e due cucchiai di olio EVO Dante. Cuocete in modo che tutte le verdure perdano la loro acqua che si dovrà asciugare. Le verdure così cominceranno a sfrigolare, fatele cuocere ancora due minuti e poi unite il baccalà con tutto il suo fondo. Aggiungere il latte e 150 g di acqua e portare a bollore. Salare, coprire e cuocere ancora 15-20 minuti.

Se non avete il testo apposito di ghisa o di terracotta, per fare i testaroli utilizzate come ho fatto io una padella antiaderente di 23 cm di diametro. Scaldarla molto bene, quindi versare un terzo di impasto (dovrete infatti ottenere tre dischi di 3-5 mm di spessore). Coprire e cuocere per 6 minuti, quindi scoprire, girare e cuocere scoperto per altri 4 minuti. Ripetete l’operazione altre due volte col restante impasto.

Tagliare i dischi a piccoli rombi.

Mettere una pentola di acqua sul fuoco.

Tritare l’altro spicchio di aglio con il prezzemolo e mettere entrambi in una padella con una noce di burro e 40 g di olio EVO Dante.

Quando l’acqua bolle, salarla e spegnere il fuoco. Versarvi i testaroli e lasciarli due minuti dentro a cuocere, quindi scolarli, metterli nella padella con il burro e l’olio e saltarli.

Mettere l’umido di baccalà preferibilmente dentro ad un coccio, oppure in una scodella e adagiarvi sopra i testaroli.

 

Con questa ricetta partecipo al contest del Blog di Max:

Pane alla birra in foglie di pesco

Lo ammetto: questa idea non è mia ma del mio amato consorte che, oltre ad essere il produttore della birra con cui è stato impastato questo pane, è anche molto estroso e sopperisce alla mia mancanza di fantasia! Così ieri sera, dopo aver rinfrescato il mio lievito (devo ammettere che d’estate mi viene l’istinto omicida nei confronti di questo “bimbo” che è il mio lievito), discutevamo su che tipo di pane avrei potuto fare e allora è nata questa idea delle foglie di pesco! Dopo i miei mille dubbi, finalmente mi ha convinto et voilà:

Ingredienti:

  • 350 g di biga
  • 600 g di farina integrale
  • 200 g di birra non fredda
  • 15 g di sale
  • 30 g di olio EVO
  • foglie di pesco a piacere

Procedimento:

Sciogliere la biga nella birra e lasciare riposare per circa 15 minuti. Unire quindi l’olio,  metà farina e il sale e impastare nell’impastatrice o in una ciotola. Quando gli ingredienti si saranno ben amalgamati rovesciarli sulla spianatoia sopra la rimanente farina e impastare bene per qualche minuto.

Foderare uno stampo da plumcake con le foglie di pesco lavate e adagiarvi il panetto (se è troppo, toglierne un pezzetto), coprire e lasciar lievitare per tutta la notte o comunque per un tempo di 7-8 ore.

Scaldare il forno a 200°C e infornare il pane. Dopo dieci minuti abbassare la temperatura a 180°C e cuocere per altri 40 minuti. Controllare la cottura con lo stecchino e se è pronto, lasciar raffreddare (se ci riuscite) prima di tagliarlo!