Happy birthday Ale! Lonza al caramello salato e salsa all’arancia e zenzero

 

10945352_1065152643510898_1570409237_n

E’ trascorso ormai troppo, troppissimo tempo dal mio ultimo post! Abbiate ancora pazienza: sono alla ricerca di un mio equilibrio (e qualcosa di più!), mettiamola così! Ora però non potevo proprio tirarmi indietro: l’occasione è il compleanno della paladina dei foodblogger italiani, colei che difende i nostri diritti e, insieme ad altre meravigliose persone, ha permesso a tutte noi di riunirci in un’Associazione, l’Aifb, col fine di definire meglio la nostra figura. Lei è Alessandra Gennaro dell’MTChallenge e questo è il regalo che vogliamo farle tutte insieme: rifare una ricetta tratta dal suo blog An Old Fashioned Lady e pubblicare il post tutte insieme.

Lonza_05

Io ho scelto questa Lonza di maiale al caramello salato con salsa all’arancia e zenzero perchè trovo che la carne di suino si accosti molto bene con la frutta (vedi anche le numerose ricette con prugne e mele) e mi incuriosiva molto provare il caramello salato. Devo ammettere che mentre la preparavo ero un po’ scettica: la salsa non mi si addensava per niente (così alla fine ho optato per togliere il coperchio in modo che evaporasse, rischiando tra l’altro di rovinare la carne) e il caramello all’inizio mi si era leggermente bruciato (se andate a vedere il post di Alessandra, nelle note c’è scritto che è una cosa da evitare accuratamente), ma mi sono dovuta ricredere appena l’ho portato in tavola perchè il vassoio è stato preso d’assalto dai miei “lupi” e io ho potuto assaggiare solo una piccola fetta! Un successone insomma e, a dispetto di quello che dice Alessandra, la carne non era per niente stoppacciosa nonostante non lo abbia potuto servire immediatamente: d’obbligo le foto prima, croce e delizia di ogni amico e parente di foodblogger!

La ricetta originale la trovate sul bellissimo blog di Alessandra. Io l’ho fatta pari pari apportando solo un paio di modifiche perchè all’ultimo mi sono accorta di non avere il Gran Marnier (e l’unica cosa che il marito è riucito a rimediare nel negozietto sottostante è stato il Cointreau) e la farina di riso. Mi sono voluta mettere alla prova facendo la “versione porca figura” e questa volta la fortuna ha premiato gli audaci, anche perchè alla fine il retrogusto di bruciato non si sentiva per niente!

Per Ale tantissimi auguLi e ora non rabbrividire con le mie modifiche!

Lonza_03

Ingredienti per 6 persone:

  • 800 g di lonza
  • 1600 ml di acqua fredda (io consiglio un quantitativo sufficiente a ricoprire la carne)
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • un cucchiaino raso di sale fino
  • sale grosso
    per la salsa all’arancia e zenzero
    versione porca figura:
  • 2 cucchiai di fondo di cottura della carne
  • 1 cucchiaino da caffé di zenzero
  • il succo filtrato di un’arancia
  • 2 cucchiai di Gran Marnier (per me Cointreau)
  • 1 cucchiaio raso di farina di riso (per me Amido di Mais)
  • sale
  • scorza di arancia non trattata

Per la versione for Dummies consultare la ricetta originale.

Procedimento:

Prendete una casseruola piuttosto ampia, che contenga la lonza per intero: versate sul fondo lo zucchero, accendete il fuoco  a fiamma bassa  e fate caramellare: quando lo zucchero ha preso il colore di un caramello biondo (cioè si è sciolto completamente), sistemate nella pentola la lonza e copritela con tutta l’acqua, fredda. Aggiungete il sale fino e portate a bollore, a fiamma media. Poi abbassate il fuoco, coprite (io consiglio comunque di lasciarla scoperta trascorsa la prima mezz’ora per far si che possa evaporare) e proseguite la cottura fino a quando l’acqua si sarà quasi completamente ridotta e la carne sarà avvolta da un velo di caramello.

Per la salsa all’arancia, dovete procedere durante la cottura della carne, nelle fasi finali: appena il liquido di cottura inizia ad addensarsi in un caramello vischioso, prelevatene una piccola quantità (all’incirca, due cucchiai): versatelo in una padella, assieme al succo d’arancia e allo zenzero, mescolate e fate cuocere per un minuto. Sfumate con il Grand Marnier (o il Cointreau) e, in ultimo, fate addensare con la farina di riso (o amido di mais): in una tazzina da caffè, fate sciogliere la farina di riso (o amido di mais) in un cucchiaino di salsa (o di succo d’arancia): mescolate bene, aggiungete il composto al resto,abbassate la fiamma e fate addensare.

Cospargete il pezzo di carne con un pizzico di sale grosso e accompagnate con la salsa al caramello all’arancia.

Per le tips e tricks, assolutamente da non tralasciare per una buona riuscita di questo facile piatto, vi rimando al post di Alessandra.

Lonza_01

 

Ceci fritti

Ceci fritti_01

Quest’oggi ceci perchè queste palline mi ricordano tanto la mimosa. Da ragazzina festeggiavo sempre l’8 marzo: era una scusa in più per uscire con le amiche o per ricevere un piccolo regalo dal fidanzato di turno. Motivi sicuramente futili a ripensarci adesso perchè sicuramente questa festa ha un significato più profondo. Molti ritengono che non dovrebbe esserci nel calendario una festa della donna perchè la donna va rispettata e celebrata tutto l’anno. Perfettamente daccordo, ma allora non dovrebbe esserci neanche la giornata mondiale della lotta all’Aids, dei nonni, della ricerca sul cancro, delle malattie rare, del papà, della mamma! Tutte cose e persone a cui dedicare la nostra attenzione tutti i giorni! Ma se avete una donna speciale perchè non cogliere l’occasione l’occasione di questa giornata per farle un dono in più, un gesto semplice come un cioccolatino, un rametto di mimosa o anche solo lavare i piatti per una volta possono portarle il sorriso in una giornata che altrimenti potrebbe sembrare come tutte le altre.

Detto ciò, mi si perdonerà, ma tra tutte le riviste e i libri che sfoglio e leggo continuamente ogni tanto qualcosa mi sfugge e non ricordo più dove ho letto la ricetta che vi sto per presentare, mi sembra però che sia apparsa recentemente. Fatto sta però che appena letta mi son riproposta di provarla perchè è un modo diverso e appetitoso di portare i legumi in tavola.

Tempo fa già vi avevo mostrato come siamo soliti mangiare noi i ceci per aperitivo, questa invece è una versione un po’ più elaborata e più ricca ma che di sicuro vi piacerà. I miei bambini, che già adorano i ceci, se li son pappati velocemente nonostante pizzicassero un tantino!

I ceci sono un’ottima fonte di proteine e di minerali quali: potassio, calcio, fosforo e magnesio. Contengono inoltre molte vitamine tra cui quelle del gruppo B, acidi grassi insaturi e sono ricchi di fibre.

Ceci fritti_02Ingredienti:

  • ceci ammollati da 12 ore
  • 50 g di amido di mais
  • olio per friggere
  • un cucchiaio di curcuma
  • un cucchiaio di curry
  • un cucchiaio di paprika forte
  • un pizzico di sale

Procedimento:

Sciacquare i ceci, scolarli e tamponarli con della carta assorbente. Metterli in un recipiente e ricoprirli con l’amido di mais. Mescolarli e lasciar riposare 10 minuti.

Scaldare l’olio (per friggere l’olio migliore è quello di arachidi perchè è quello che ha il punto di fumo più alto).

Mettere i ceci in un setaccio e setacciarli in modo da togliere l’amido in eccesso. Friggerli poco alla volta.

Nel frattempo mettere in un recipiente le spezie con il sale e mescolare.

Raccogliere i ceci con una schiumarola e adagiarli su della carta assorbente, quindi passarli nella ciotola con le spezie e farli insaporire.

Serviteli caldi oppure ripassateli leggermente in forno.

Ceci fritti_03

 

Questa ricetta partecipa alla raccolta di marzo sulle ricette a base di ceci che viene ospitata da Pappa e Cicci:

salutiamoci300

Mignon vegani di farro con crema di mela e cocco

Quest’oggi alle 17 sul canale 411 di Sky va in onda la puntata che mi ha visto ospite al Gambero Rosso, grazie al concorso in collaborazione con Fior Fiore Coop. E’ un’esperienza di cui vi parlerò più ampliamente nei prossimi post, nel frattempo ci tenevo a farvelo sapere. Inoltre, se oggi non potete guardarla, domani andranno in onda anche le repliche alle 7 e alle 11 di mattina!

Tartellette vegan_01

La mia visita al Gambero Rosso è servita tra l’altro a fare una veloce incursione nel negozio presente all’interno. Mi sarei portata via ogni cosa, ma mi son dovuta limitare a pochi articoli, quelli che cercavo da tempo e che non riuscivo a trovare come per esempio questo stampo per tartellette.

Finalmente quest’oggi ho l’occasione di provarlo e per inaugurarlo ho scelto una ricetta tratta dal libro “Piccola pasticceria naturale” di Pasquale Boscarello, pasticcere che svolge la sua attività a Firenze dove ha aperto la prima pasticceria naturale d’Italia.

Sembra incredibile come si possa riuscire ad ottenere un prodotto buono e di qualità senza l’utilizzo di uova, zucchero e farine raffinate. Questi bocconcini sono davvero deliziosi e niente hanno da invidiare alla pasticceria tradizionale, anzi, io trovo che siano anche meglio perchè non sono eccessivamente dolci.

Ideali per accompagnare il vostro tè o a fine pasto!

Tartellette vegan_04

Tartellette vegan_02

 

Ingredienti per i cestini:

  • 250 g di farina di farro
  • 60 g di malto
  • 60 ml di olio di mais
  • 70 ml di acqua tiepida
  • un pizzico di sale
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • buccia grattugiata di mezzo limone
  • mezza bustina di lievito per dolci bio

Ingredienti per la crema:

  • 2 mele golden
  • 250 g di malto di mais
  • 50 g di amido di mais
  • 1 pizzico di sale
  • 125 ml di acqua

Procedimento:

Nella planetaria o nel Bimby mescolare la farina di farro con il lievito, la buccia del limone grattugiata, il sale e la cannella (nel Bimby pochi secondi a vel. 6).

In alternativa potete farlo su un piano di lavoro creando al centro una conca dove inserire gli altri ingredienti.

In una ciotola miscelare il malto con l’olio.

Unire quindi nel Bimby l’acqua tiepida e l’olio con il malto. Impastare un minuto a vel. 4, quindi continuare ad impastare a mano fino ad ottenere un panetto liscio e morbido ma non appiccicoso. Avvolgere con pellicola trasparente e posizionare in frigo.

Sbucciare le mele e metterle nel Bimby (o altro frullatore) insieme al malto e al pizzico di sale. Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi mettere in una pentola e posizionare sul fornello acceso.

Sciogliere l’amido con l’acqua fredda senza lasciare grumi.

Appena la crema di mele comincerà a bollire aggiungere l’amido sciolto e continuare a mescolare sul fuoco fintanto che la crema non si addenserà.

Prendere il panetto dal frigo e stenderlo a circa 3 mm di spessore. Ricavare tanti dischetti di un cm più grande delle vostre formine. A me ne son venute ben 45 con questo dosaggio!!! Posizionare ogni dischetto in una formina, quindi riempire con un cucchiaio di crema di mele che nel frattempo si sarà freddata.

Infornare a 180° per 20 minuti.

Lucidare la superficie con una miscela di malto di riso e acqua tiepida nel rapporto di 3 a 1. Prima di servirli cospargere ogni mignon con scaglie di cocco disidrato.

Tartellette vegan_05

Con questa ricetta Dolce partecipo al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli:

ravanello_banner03

Crema di cannellini allo zenzero con cialda al gomasio

Ormai lo sapete e ve lo avevo detto anche nel post precedente: quando apro il libro di Sigrid Verbert non riesco più a fermarmi perchè adoro i finger food e, se son veloci, ancora di più. Senza parlare che questa è una ricetta prettamente vegana e ultimamente sono sempre più incuriosita da questo tipo di alimentazione. Personalmente non credo che riuscirei mai a rinunciare a certi alimenti di origine animale, ma son convinta che il consumo della carne andrebbe comunque ridotto.

Ho voluto unire a questo finger food dei bastoncini di cialda croccante al gomasio, tratte dal libro di Antonio Scaccio, amico e chef di orientamento vegano, “La cucina vegetariana golosa”. Vi comunico che d’ora in avanti vedrete spesso su questo blog ricette tratte da questo libro: esperimenti per me, ma che spero apprezzerete.

La ricetta è davvero velocissima, a patto di avere già i fagioli cotti. Vi consiglio di cucinarveli da soli e di non utilizzare quelli nei barattoli già pronti perchè il sapore e l’odore avranno sicuramente una marcia in più!

Inoltre non vi darò le dosi perchè quando cuocete i fagioli è sempre consigliabile cuocerne una buona quantità da utilizzare in tanti altri piatti, come ad esempio i minestroni e le zuppe. E poi molto dipende dal fatto se vorrete anche voi fare dei finger food oppure servire questa crema in dei cocci.

Ingredienti:

Preparazione:

Lasciare i fagioli a bagno per una notte, quindi scolarli e metterli a cuocere (meglio in un coccio o, come ho fatto io, in un’apposita bowl) insieme all’aglio sbucciato e schiacciato e il rosmarino. Cuocere finchè si saranno ammorbiditi (circa 40 minuti dal momento che inizia a bollire).

Nel frattempo preparare le cialde. Sbattere gli albumi senza montarli a neve. Unire la farina e la maizena (attenti a non fare i grumi) e mescolare bene. Unire anche il gomasio. Coprire una placca con della carta forno e formare dei dischetti molto sottili con questa miscela. Infornare a 200°C, possibilmente con forno ventilato, finchè non si saranno asciugate e cominceranno a colorirsi leggermente. Sfornare e lasciar raffreddare, quindi tagliare a striscioline.

Lavare il porro e tagliarlo a striscioline. Tritare la cipolla e mettere insieme al porro in una padella con dell’olio EVO Dante. Far stufare, eventualmente aggiungendo un mestolo di acqua calda, quindi aggiungere i fagioli con la loro acqua di cottura. Salare e far cuocere una decina di minuti. Grattugiare lo zenzero e unirlo ai fagioli. Frullare il tutto con un mixer ad immersione e versare nei bicchierini o nei cocci. Spolverizzare con pepe dei Piaceri Tec-Al e inserire alcune cialdine.

 

Flognarde alle mele e amarene

Siamo tutti daccordo sul fatto che questo dolce francese si chiami Clafoutis solo se si utilizzano le ciliege e che prende il nome di Flognarde quando si utilizza qualsiasi altro tipo di frutta, ma forse non tutti sanno che esiste anche un dolce bretone che è molto simile e che si chiama Far Bretone, che richiede come frutta l’uso delle prugne secche. L’impasto è sostanzialmente lo stesso e richiede in tutti e tre i dolci l’utilizzo di poco zucchero, poca farina, molto latte e niente lievito (così lo posso mangiare anche io!). Mi azzarderei addirittura a proporlo ai celiaci provando a sostituire la farina 0 con la farina senza glutine, o agli intolleranti al lattosio sostituendo il latte con del latte di soia o di riso.

Fatto sta che è un dolce semplicissimo che tutti possono preparare e che richiede davvero poco tempo.

Ingredienti:

  • 3 uova
  • 300 ml di latte
  • 2 mele
  • 1 cucchiaio di cannella Tec-Al
  • 40 g di farina 00
  • 40 g di amido di mais
  • 90 g di zucchero
  • 1 limone
  • 30 amarene Fabbri

Procedimento:

Cominciare accendendo il forno a 180°C, in quanto la preparazione è davvero veloce.

Imburrare e infarinare 6 cocotte di circa 10 cm di diametro.

In una ciotola mescolare la farina con l’amido.

In un robot da cucina o con un normale frullatore montare le uova con lo zucchero e la cannella: dovrà venire un composto molto spumoso e quindi bisognerà procedere per una decina di minuti.

Nel frattempo sbucciare le mele e tagliarle a cubetti, irrorarle con il limone che avrete spremuto e disporle nelle cocotte, inframmezzate alle amarene Fabbri (circa 5 a cocotte).

Unire la farina alle uova e frullare per un paio di minuti.

Versare il composto nelle cocotte sopra le mele e infornare per circa 35-40 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest di Casa e Cucina:

 

al contest di About Food:

e al contest di “L’Emporio 21” in collaborazione con “Il Mercato del Gusto”: